Il Ftse Italia Servizi Pubblici termina in rialzo dello 0,6% sovraperformando l’Euro Stoxx 600 Utilities (0,0%).
Le borse europee chiudono in territorio positivo, con Milano a +0,8%, grazie all’attenuarsi delle tensioni tra Stati Uniti e Iran successivo alle parole di ieri di Trump, che ha alimentato gli acquisti sull’azionario a scapito degli asset rifugio.
Segnali incoraggianti anche dal commercio, con la conferma che il vicepremier cinese Liu He sarà a Washington la settimana prossima per firmare la fase uno dell’accordo con gli Stati Uniti.
Sul fronte Brexit, secondo il capo negoziatore Ue Michel Barnier per un accordo completo sui futuri rapporti tra Londra e Bruxelles non saranno sufficienti gli 11 mesi di transizione che scatteranno dal prossimo 31 gennaio, quando il Regno Unito lascerà il blocco.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si contrae a 155 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,37 per cento.
Tornando alle società del comparto, tra le Big, Italgas ha portato a casa l’1,1 per cento. Seguono A2A (+0,7%), Terna ed Enel, in rialzo di mezzo punto percentuale.
In particolare, Enel Green Power, business line per le rinnovabili del gruppo Enel, nel 2019 ha raggiunto un nuovo record realizzando 3.029 MW di nuova capacità rinnovabile in tutto il mondo, circa 190 MW in più (+ 6,5%) rispetto al 2018.
Hera, alla vigilia della presentazione del nuovo piano industriale al 2023, chiude in rialzo dello 0,4 per cento.
Snam (-0,4%) ha recentemente raddoppiato al 10% il mix di idrogeno in volume immesso in via sperimentale nella propria rete di trasmissione di gas naturale a Contursi Terme (Salerno). Il raddoppio segue la prima immissione a livello europeo di idrogeno (al 5%) in rete con fornitura diretta a due imprese, lo scorso aprile, sempre a Contursi.
Tra le Mid, in evidenza Acea (+3,6%) e Falck Renewables (+3,2%).
tra le Small, in coda Seri Industrial (-1,4%) dopo gli acquisti registrati nella seduta precedente (+2,5%).