Il Ftse Italia Banche chiude l’ottava con un rialzo dello 0,9% e in direzione opposta rispetto all’analogo europeo (-0,6%), supportando anche il Ftse Mib (+1,3%).
Sul versante internazionale si riducono in parte i timori per il rallentamento della crescita globale, con Usa e Cina che si apprestano a firmare a metà gennaio la fase 1 dell’accordo commerciale, e con l’allentamento delle tensioni Stati Uniti-Iran dopo gli attacchi reciproci.
Sul fronte italiano, nei giorni scorsi il Parlamento ha dato il via libera alla legge di Bilancio 2020. Nelle prossime settimane la maggioranza di Governo dovrà trovare la quadra su alcune questioni.
In questo contesto, con lo spread Btp-Bund ristrettosi fino in area 155 pb, il comparto bancario ha archiviato una settimana tonica.
Sul Ftse Mib spiccano Banco Bpm (+3%), il cui presidente Carlo Fratta Pasini non si ricandiderà, e Ubi (+2%), che sta valutando varie opzioni nel business assicurativo. Entrambe le banche presenteranno nella prima parte del 2020 il nuovo piano industriale.
Sul Mid Cap rally di Mps (+23,4%), grazie all’exploit dello scorso venerdì il scia al miglioramento del rating da parte di Moody’s e al fatto che la svalutazione da 1,2 miliardi delle DTA stimata dalla banca non impatterà sui ratios patrimoniali e sulla gestione. Il Tesoro ha posticipato a inizio 2020 il piano di uscita dal capitale, in attesa di di novità sulla trattativa con l’UE sul fronte de-risking.
Tra le Small Cap focus su Carige, che ha portato a termine il rafforzamento patrimoniale e il de-risking e che adesso potrà tornare a concentrarsi sull’attività ordinaria.