Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina invariato e al di sotto dell’omologo europeo (+0,7%), beneficiando solo in parte della seduta positiva del comparto bancario (+0,6%) e sotto-performando il Ftse Mib (+0,7%).
Sul versante internazionale si riducono in parte i timori per il rallentamento della crescita globale, con Usa e Cina che hanno firmato ieri la fase 1 dell’accordo commerciale, e con l’allentamento delle tensioni Stati Uniti-Iran dopo gli attacchi reciproci.
Sul fronte italiano, nei giorni scorsi il Parlamento ha dato il via libera alla legge di Bilancio 2020. Nelle prossime settimane la maggioranza di Governo dovrà trovare la quadra su alcune questioni.
La risalita del settore creditizio ha impattato in parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib si mette in luce Fineco (+1,7%), reduce da un buon 2019 sul fronte della raccolta netta.
Sul listino principale ancora in rialzo Nexi (+1,5%), che recupera il calo seguito alla vendita del 7,7% del capitale tramite un Abb da parte dell’azionista di riferimento e con la società che ha siglato una nuova partnership.
Tra le Mid Cap frena Banca Ifis (-1,1%), dopo gli acquisti seguiti alla presentazione del nuovo piano industriale al 2022. In rosso Cerved (-2,5%), al lavoro per valorizzare il credit management, mentre risale doValue (+1,2%), che recentemente ha rilevato il controllo della piattaforma di gestione di Eurobank.
Tra le Small Cap ok Banca Intermobiliare (+1%), che da poco ha concluso la prima tranche da 44,1 milioni del rafforzamento patrimoniale.