Il Ftse Italia Tecnologia termina in rialzo dell’1% sovraperformando l’Euro Stoxx Tecnologia (+0,1%) e il Ftse Mib (-0,6%).
Seduta poco mossa per le borse europee, orfane di Wall Street chiusa per festività. A piazza Affari pesano gli stacchi cedola di Enel e Snam, con un effetto negativo di circa lo 0,4% sul Ftse Mib. In attesa della riunione della Bce di giovedì, il FMI ha rivisto al ribasso le stime di crescita globali. Focus anche sul proseguimento della stagione di trimestrali e sul World Economic Forum di Davos.
Tornando al comparto tech e tlc di Piazza Affari, la big cap Stm chiude a +0,8%, aspettando i risultati in uscita giovedì.
Poco mossa la tlc Telecom Italia (-0,2%), che attende novità sul progetto della rete unica. Cresce anche l’attesa per il Cda del 29 gennaio, in cui dovrebbero essere esaminati lo scorporo dei data center e la partnership con Google sul cloud. Intanto Tim avrebbe lanciato un bando di co-investimento, aperto ad operatori verticalmente integrati e wholesale only, per cablare in fibra ottica la rete di accesso di 1,3 milioni di unità abitative in 39 città nelle aree più redditizie (A e B) entro il 2023.
Fra le mid cap Sesa (+3,4%) aggiorna nuovamente il massimo storico intraday a 55,2 euro, così come Reply (+4,3%) a 77,2 euro.
Fra le aziende a minor capitalizzazione avanza ancora Eems (+10%), seguita da Acotel Group (+5,2%) e da Retelit (+3,4%), dopo che il Gruppo Athesia ha accettato l’offerta vincolante di Retelit Digital Services per l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Brennercom, provider ICT e TLC con sede a Bolzano.
Ben intonata GPI (+2,3%), in seguito alla conferma del rating da parte di Cerved Rating Agency ad “A3.1”, dopo l’emissione avvenuta lo scorso 20 dicembre di un nuovo prestito obbligazionario denominato “GPI S.P.A. 3,5% 2019-2025”.