Il Ftse Italia Banche chiude con un leggero rialzo dello 0,1% e tenendo meglio dell’analogo europeo (-0,5%), non impedendo però al Ftse Mib (-0,7%) di chiudere in calo.
Sul versante internazionale si riducono in parte i timori per il rallentamento della crescita globale, con Usa e Cina che hanno firmato ieri la fase 1 dell’accordo commerciale.
Sul fronte italiano, le imminenti elezioni in Emilia-Romagna daranno un’idea sulla tenuta del Governo.
In questo contesto, con lo spread Btp-Bund mantenutosi in area 160 pb, sul comparto bancario sono prevalse di poco gli acquisti.
Sul Ftse Mib si mettono in luce Banco Bpm (+2,4%), aspettando i dettagli sul fronte del rinnovo del cda, e Bper (+1,3%), al centro di rumor su potenziali aggregazioni.
Sul Mid Cap mette il turbo Mps (+9,4%), in attesa di novità sulle trattative tra Mef e UE sul de-risking e sulla cessione degli immobili non core.
Tra le Small Cap focus su Carige, che ha portato a termine il rafforzamento patrimoniale e il de-risking e che adesso potrà tornare a concentrarsi sull’attività ordinaria.