Nelle sedute dal 20 al 24 gennaio il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso in rialzo del 9,3%, sovraperformando l’Euro Stoxx Tecnologia (+0,6%) e il Ftse Mib (-0,7%).
In settimana gli investitori hanno sorvegliato la diffusione del virus cinese, valutando i possibili impatti sulla crescita globale. Focus anche sulle trimestrali statunitensi e sulla riunione della Bce, oltre che sul World Economic Forum di Davos. Il FMI ha rivisto al ribasso le stime di crescita globali, ma dall’agenda macro sono giunte indicazioni positive dall’indice Zew tedesco e dai Pmi europei. In Italia, si segnalano le dimissioni di Luigi Di Maio dalla guida del M5S e la discesa dello spread Btp-Bund.
Tornando al comparto tech e tlc di Piazza Affari, brilla la big cap Stm (+10,3%) in scia ai risultati del 4Q 2019, sopra le attese così come la guidance sui ricavi del 1Q 2020.
Ancora in calo, invece, la tlc Telecom Italia (-1,6%), mentre proseguono i colloqui con gli azionisti di Open Fiber sulla rete unica in fibra. In ogni caso, l’azienda telefonica sta predisponendo piani alternativi, come affermato dall’Ad Luigi Gubitosi.
Inoltre, cresce l’attesa per il Cda del 29 gennaio, in cui dovrebbero essere esaminati lo scorporo dei data center e la partnership con Google sul cloud. Intanto Tim avrebbe lanciato un bando di co-investimento, aperto ad operatori verticalmente integrati e wholesale only, per cablare in fibra ottica la rete di accesso di 1,3 milioni di unità abitative in 39 città nelle aree più redditizie (A e B) entro il 2023.
Contrastate le mid cap. Tra le aziende a minor capitalizzazione vola Eems (+34,3%), in scia alla buona intonazione del comparto dei microchip.
In calo Exprivia (-1,3%), mentre il Cda della controllata Italtel ha convocato l’assemblea dei soci, in prima convocazione per il giorno 31 gennaio ed eventualmente in seconda convocazione il 14 febbraio, per discutere e deliberare la riduzione del capitale.
Sottotono Digital Bros (-3,8%) dopo il via libera all’acquisto di tutte le attività detenute da Smilegate Holdings in Starbreeze AB al prezzo di 19,2 milioni.
In rosso pure Piteco (-2,%), che ha approvato un piano di acquisto azioni proprie per massimi 4 milioni
Poco mossa Retelit (-0,5%), che ha ottenuto l’ok del Gruppo Athesia all’offerta vincolante di Retelit Digital Services per l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Brennercom, provider ICT e TLC con sede a Bolzano.
A -0,5% anche Tas, scelta da 12 istituti finanziari e centri servizi interbancari per prepararsi al Progetto Target2/T2–Securities Consolidation.
Bene GPI (+0,8%), in seguito alla conferma del rating da parte di Cerved Rating Agency ad “A3.1”, dopo l’emissione avvenuta lo scorso 20 dicembre di un nuovo prestito obbligazionario denominato “GPI S.P.A. 3,5% 2019-2025”.
Infine, Consob ha approvato il documento di offerta relativo all’opa obbligatoria totalitaria promossa da Gamma Bidco su Gamenet Group.