Mattinata all’insegna del denaro sul titolo della società guidata da Stefano Venier, tra i migliori del principale listino milanese e in testa alle Big di settore, lasciandosi alle spalle le vendite che hanno caratterizzato la seduta di ieri (-1,9% a 4,16 euro).
Intorno alle 11.00 le azioni Hera scambiano a 4,24 euro in progresso dell’2,1%, facendo meglio del Ftse Mib (+0,4%) e dell’indice settoriale di riferimento (+0,7%) e attestandosi così sui massimi da oltre dieci anni, dopo i 3,35 euro di fine aprile 2007.
Nelle ultime 52 settimane il titolo ha registrato +47%, mentre da inizio 2020 ha guadagnato oltre l’8 per cento.
Il target price medio a dodici mesi sulla base dei contributi degli 8 analisti rilevati dal sito della società è pari a 4,15 euro.
Ricordiamo che lo scorso 10 gennaio il gruppo bolognese ha approvato il Piano industriale al 2023 che si sviluppa su 3 direttrici strategiche: crescita industriale, risk management ed economia circolare. I principali target finanziari al 2023 sono Ebitda a 1,25 mld, investimenti per 2,9 mld e dividendo a 0,12 euro.