Banche (+0,4%) – In luce Banco Bpm (+1,6%)

Il Ftse Italia Banche chiude con un rialzo dello 0,4% e al di sotto dell’analogo europeo (+1%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,6%).

Sul versante internazionale si riducono in parte i timori per il rallentamento della crescita globale, con Usa e Cina che hanno firmato ieri la fase 1 dell’accordo commerciale, anche se adesso c’è qualche preoccupazione legata al diffondersi del coronavirus con epicentro la Cina.

Sul fronte italiano, l’esito delle elezioni in Emilia-Romagna hanno segnato la vittoria del PD, che rafforza la tenuta del Governo appoggiato dallo stesso PD e dal M5S, nonostante il crollo di quest’ultimo nella stessa tornata elettorale.

In questo contesto, con lo spread Btp-Bund sceso sotto i 140 pb, sul comparto bancario ha sono proseguiti gli acquisti.

Sul Ftse Mib bene Banco Bpm (+1,6%), sostenuta dall’upgrade a ‘buy’ da parte di Hsbc, Intesa Sanpaolo (+0,6%), che il prossimo 4 febbraio inaugurerà la nuova tornata di trimestrali, e Ubi (+0,4%), in attesa di definire il riassetto del business assicurativo. In rosso Mediobanca (-0,8%), con Banca Mediolanum che non considera più strategica la quota nel capitale dell’istituto.

Sul Mid Cap ripiega ancora Mps (-1,3%), in attesa di novità sulle trattative tra Mef e UE sul de-risking e sulla cessione degli immobili non core.

Tra le Small Cap focus su Carige, che ha portato a termine il rafforzamento patrimoniale e il de-risking e che adesso potrà tornare a concentrarsi sull’attività ordinaria, anche in vista della riammissione in Borsa.