Banche (+1,4%) – Inizio tonico per Intesa SP (+1,8%), UniCredit (+1%) e Banco Bpm (+1,3%)

Il Ftse Italia Banche avvia l’ottava con un rialzo dell’1,4% e “battendo” l’analogo europeo (+0,5%), sostenendo anche il Ftse Mib (+1%).

Sul versante internazionale si riducono in parte i timori per il rallentamento della crescita globale, con Usa e Cina che hanno firmato ieri la fase 1 dell’accordo commerciale, anche se adesso c’è qualche preoccupazione legata al diffondersi del coronavirus con epicentro la Cina.

Sul fronte italiano, l’esito delle recenti elezioni regionali ha segnato la vittoria del PD, che rafforza la tenuta del Governo appoggiato dallo stesso PD e dal M5S, nonostante il crollo di quest’ultimo nella stessa tornata elettorale, mentre gli ultimi dati hanno confermato la stagnazione dell’economia.

In questo contesto, con lo spread Btp-Bund mantenutosi sotto i 140 pb, sul comparto bancario sono tornati gli acquisti, aspettando l’avvio delle trimestrali.

Sul Ftse Mib si mette in luce Intesa Sanpaolo (+1,8%), che secondo rumor sarebbe interessata a una banca rumena e che oggi darà il via alla nuova tornata di trimestrali, mentre nei giorni successivi toccherà a UniCredit (+1%) e Banco Bpm (+1,3%).

Sul Mid Cap si interrompono i realizzi su Mps (0,0%), in attesa di novità sulle trattative tra Mef e UE sul de-risking, sulla cessione degli immobili non core e dei conti di venerdì 7 febbraio.

Tra le Small Cap focus su Carige, che ha portato a termine il rafforzamento patrimoniale e il de-risking e che adesso può tornare a concentrarsi sull’attività ordinaria, anche in vista della riammissione in Borsa.