Ferrari – Solido 4Q19 con miglioramento del price/mix, rivisto outlook 2020

Il gruppo del cavallino ha chiuso il periodo ottobre-dicembre 2019 con ricavi in aumento del 10% a 927 milioni e un Ebitda in crescita del 22% a 333 milioni grazie a un price/mix più favorevole. L’utile netto ha registrato un calo del 13% a 166 milioni complici maggiori imposte, mentre il debito è diminuito a 337 milioni grazie alla generazione di cassa. La solida performance ha portato il management a migliorare i target 2020, risultati però leggermente inferiori alle attese.

Ferrari ha archiviato il quarto trimestre 2019 con una diminuzione delle consegne dell’1% a 2.376 unità, mentre i ricavi sono cresciuti del 9,7% (+8% a cambi costanti) a 927 milioni grazie a un product/mix più favorevole.

A livello di aree geografiche, l’Emea ha registrato un aumento delle consegne del 29% a 1.348 unità, le Americhe sono diminuite del 25% a 605 unità, mentre Cina, Hong Kong e Taiwan hanno segnato un calo del 65% a 60 unità e il Resto dell’Apac un -1% a 363 unità.

I ricavi sono stati sostenuti dalla crescita del fatturato da Automobili e parti di ricambio (+11% a 717 milioni) e da Sponsorizzazioni (+14% a 144 milioni) che hanno più che compensato il calo dei Motori (-28% a 41 milioni) per le minori consegne a Maserati.

In crescita anche i margini operativi, grazie al miglioramento del price /mix. L’Ebitda è cresciuto del 21,5% a 333 milioni con un’incidenza sul fatturato al 35,9% (+350 punti base), mentre l’Ebit ha segnato un +12,3% a 219 milioni con un ros al 23,6% (+50 punti base), nonostante i maggiori ammortamenti (+44%).

Il trimestre si è chiuso con un calo dell’utile netto del 13,1% a 166 milioni, complici anche imposte per 43 milioni a fronte di un beneficio fiscale di 4 milioni nell’analogo periodo 2018.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento netto industriale è diminuito a 337 milioni dai 369 milioni al 30 settembre 2019, anche grazie alla generazione di cassa con un free cash flow da attività industriali di 116 milioni.

Infine, Ferrari ha migliorato l’outlook 2020 come da attese, fornendo però target leggermente inferiori al consensus.

Per l’esercizio in corso, il gruppo prevede un incremento dei ricavi a oltre 4,1 miliardi (da oltre i 3,7 miliardi), un Ebitda adjusted pari a 1,38-1,43 miliardi (da 1,3 miliardi), un Ebit adjusted pari a 0,95-1 miliardi (da 0,9 miliardi), un eps adjusted a 3,90-3,95 euro (da 3,40 euro) e un free cash flow industriale superiore a 0,4 miliardi.