Risanamento ha chiuso il 2019 con un fatturato consolidato di 12,8 milioni (1,3 milioni nel 2018) e un valore della produzione pari a 2,5 milioni (+20,2% a/a).
A livello di gestione operativa, si segnala un Ebitda in deficit di 13,1 milioni (-7,6% a/a) e un Ebit in rosso per 15 milioni (-6,5% a/a).
In miglioramento invece la gestione finanziaria (oneri finanziari netti per 9,1 milioni, -28,3% a/a), grazie all’applicazione dei nuovi tassi di interesse sull’indebitamento esistente a partire dal 1° gennaio 2019, come previsto dall’accordo di moratoria sottoscritto con gli istituti bancari lo scorso 11 luglio.
Il conto economico si è chiuso infine con un utile netto di 4 milioni, in netta controtendenza rispetto alla perdita di 25,1 milioni del precedente esercizio. Un risultato ottenuto prevalentemente grazie alla cessione del complesso immobiliare locato a Sky, avvenuta lo scorso 2 ottobre che ha generato una plusvalenza netta di oltre 20 milioni. I conti hanno inoltre beneficiato del rilascio di un fondo rischi per l’importo di circa 5 milioni.
Dal lato patrimoniale, il gruppo presenta una posizione finanziaria netta negativa consolidata di 455,4 milioni, in significativo miglioramento grazie alla cessione del complesso Sky, rispetto a 664,4 milioni del 31 dicembre 2018.
Si segnala inoltre l’approvazione delle Linee Guida Strategiche per il biennio 2020-2022, che confermano il proseguimento della già avviata valorizzazione degli asset in portafoglio, in via prioritaria con lo sviluppo del Progetto Milano Santa Giulia.