Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un guadagno dell’1,4% e al di sopra dell’omologo europeo (+0,3%), beneficiando della seduta tonica del comparto bancario (+0,7%) e “battendo” il Ftse Mib (+0,7%).
Sul versante internazionale si riducono in parte i timori per il rallentamento della crescita globale, con Usa e Cina che hanno firmato ieri la fase 1 dell’accordo commerciale, anche se adesso c’è qualche preoccupazione legata al diffondersi del coronavirus con epicentro la Cina, in saliscendi.
Sul fronte italiano, l’esito delle recenti elezioni regionali ha rafforzato la tenuta del Governo appoggiato da PD e M5S, nonostante il crollo di quest’ultimo nella stessa tornata elettorale e alcuni screzi su determinate questioni, mentre gli ultimi dati hanno confermato la stagnazione dell’economia.
La rimonta del settore creditizio ha impattato in parte anche sui titoli dell’asset management, inclusa sul Ftse Mib Banca Generali (+1,6%), dopo i risultati, così come Azimut (+2,3%), che recupera subito, grazie anche al solido dato sulla raccolta netta di gennaio.
Sul listino principale ritraccia di poco Nexi (-0,4%), sempre al centro di rumor su possibili operazioni straordinarie e i cui risultati hanno confermato il trend di crescita.
Tra le Mid Cap brilla Banca Ifis (+3,4%), che nel primo semestre ha in pipeline l’acquisto di 1,5-2 miliardi di Npl e divulgato i conti. Ok Cerved (+0,3%), al lavoro per valorizzare il credit management e che ha pubblicato i risultati, e doValue (+0,7%), che li comunicherà oggi.
Sugli scudi illimity (+5,3%), dopo i conti del 2019 che hanno messo in luce un’ulteriore crescita degli impieghi.
Tra le Small Cap risale Banca Intermobiliare (+2,2%), alle prese con l’implementazione del nuovo piano strategico e che ha alzato il velo sui risultati. Ok Banca Sistema (+4,9%).