Utility (-0,7%) – In controtendenza Hera (+0,4%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -0,7%, al di sotto del corrispondente europeo (-0,6%) e del Ftse Mib (+0,7%).

I segnali di rallentamento nella diffusione del coronavirus cinese, uniti agli sforzi del governo di Pechino e alle rassicurazioni delle banche centrali, hanno sortito il loro effetto sui mercati, spingendo l’azionario verso nuovi massimi nonostante i decessi abbiano superato quota 1.100.

L’impatto effettivo dell’epidemia resta da verificare, ma gli operatori sembrano fiduciosi che possa limitarsi al primo trimestre dell’anno. Anche il presidente della Fed, Jerome Powell, nella prima audizione al Congresso tenutasi ieri ha escluso timori immediati per una recessione domestica, affermando che l’istituto continuerà a monitorare la situazione in Cina.

Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano si è mosso in controtendenza rispetto agli altri governativi europei, riducendosi allo 0,93% e contraendo lo spread verso il Bund tedesco a 130 punti base.

Tornando al comparto utility, tra le Big unica positiva Hera che ha riportato un +0,4 per cento.

La controllata di Enel (-0,7%) Enel Generación Chile a inizio anno ha chiuso la centrale a carbone di Tarapacá, in anticipo rispetto alla originaria tabella di marcia prevista per il mese di maggio 2020. Un’operazione con cui il gruppo ha spento 158 MW, corrispondenti al 25% della capacità a carbone nel Paese.

Snam (-0,9%) ha acquistato, tra il 5 e il 11 febbraio 2020, 172.132 azioni proprie al prezzo medio unitario di 5,0544 euro, per un controvalore complessivo di 870.021,57 euro. Considerando le azioni già in portafoglio, la società detiene 112.480.195 azioni proprie, pari al 3,31% del capitale sociale.

Tra le Mid, ancora in coda Ascopiave (-2,7%). Tra le Small, balzo di Acsm Agam (+10,7%), grazie all’appeal speculativo legato al risiko delle utility. A dare il via, l’acquisizione del 3,67% del capitale da parte di Ascopiave venerdì scorso in risposta all’acquisto del 4,1% effettuato da A2A proprio nella utility trevigiana alcuni giorni prima.

Il GSE, insieme ad ANEV ed Elettricità Futura, ha organizzato un incontro per fare il punto sugli esiti della prima asta sulle energie rinnovabili tenutasi lo scorso 29 gennaio, prevista dal DM 4 luglio 2019 (cosiddetto FER1), da cui è emerso che le energia rinnovabili sono più competitive che in passato.