Commercio (+2,4%) – Denaro su Unieuro (+4%) nei cinque giorni

Ottava positiva per il settore commercio (+2,4%), sostanzialmente in linea con il corrispondente europeo (+2,3%) e al di sopra del Ftse Mib (+1,6%).

Sullo sfondo restano le preoccupazioni per la diffusione del coronavirus, dopo tra l’altro l’aggiornamento dei dati provenienti dalla Cina in seguito ad un cambiamento nelle metodologie di calcolo.

Inoltre, in settimana, Bruxelles ha ritoccato al ribasso la stima per il Pil italiano da +0,4% a +0,3% nel 2020 (peggiore in Europa) e da +0,7% a +0,6% nel 2021. Il dato del 2019 è stato rivisto da +0,1% a +0,2 per cento.

Campari, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib, ha ceduto lo 0,7 per cento.

Tra le mid unica positiva Marr (+0,7%) mentre tra le small la migliore è stata Bioera (+5,1%).

Segue Unieuro (+4%) il cui Ad Giancarlo Nicosanti Monterastelli, ha dichiarato tra l’altro, in un’intervista, che “Ora che siamo diventati una public company continueremo con la strategia che abbiamo sempre portato avanti e ci teniamo a mantenere le promesse, come abbiamo dimostrato dal collocamento del 2017 in poi”.

Centrale del Latte D’Italia (+1,6%) stima per il 2022 ricavi in aumento a 187 milioni (CAGR +1,3%), un Ebitda in crescita a 17,5 milioni con il relativo margine al 9,3% mentre l’utile netto è atteso a 5,5 milioni.

Orsero (+1,2%) ha comunicato la guidance sui principali indicatori economico – finanziari. Guidance che indica che per il 2020 ricavi netti compresi tra 1.030 milioni e 1.050 milioni, un Ebitda adjusted escluso l’effetto IFRS 16 tra 37,5 e 39,5 milioni (incluso effetto IFRS 16, tra 44,5 e 46,5 milioni) e una posizione finanziaria netta escluso l’effetto IFRS 16 compresa tra 70 e 75 milioni (incluso l’effetto IFRS 16, tra 100 e 105 milioni).

In relazione a Chl (sospesa) si segnala che il Tribunale di Prato ha dichiarato il fallimento della controllata BCM e ha nominato giudice delegato e curatore fallimentare.