Analisi Tecnica – Poste Italiane: di nuovo a rischio la tenuta dell’uptrend di lungo periodo

Dopo lo scivolone con gap down di ieri (-7,1%), la debolezza della seduta odierna ha spinto le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Matteo Del Fante a ridosso della trendline rialzista tracciata a partire dal minimo relativo intraday del 25 ottobre 2018 a 5,986 euro.

L’eventuale cedimento di questo supporto dinamico a 10,255 euro, deteriorando il quadro grafico di lungo termine, potrebbe così proiettare i corsi delle azioni Poste Italiane verso il successivo supporto statico posizionato a 10,01 euro, al di sotto del quale gli obiettivi ribassisti sono individuabili rispettivamente a 9,73 euro, il primo, e a 9,402 euro, il secondo.

La tenuta del sopracitato supporto posizionato a 10,255 euro, al contrario, potrebbe favorire un rimbalzo delle quotazioni dei titoli del gruppo attivo nella gestione del servizio postale, ma anche nel settore finanziario, assicurativo e delle telefonia, verso una prima barriera individuabile a 10,612 euro, al di sopra della quale il successivo livello da monitorare è posizionabile a 10,775 euro. Nel caso di breakout di questo livello, i corsi delle azioni Poste Italiane potrebbero poi accelerare verso un primo obiettivo rialzista di breve periodo individuabile a 10,945 euro, con successivo target posizionabile a 11,18 euro.

La performance dei titoli Poste Italiane da inizio anno è pari a +1,8% (+46,8% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi degli 11 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 11,77 euro, con un potenziale rialzista del 14,3 per cento. Da segnalare che i risultati del 4° trimestre del 2019, insieme al bilancio annuale e alle indicazioni per l’esercizio in corso, saranno comunicati il prossimo 5 marzo.

Quotazione di riferimento: 10,30 euro

 

+8,5% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 11,18 euro;

+6,3% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 10,945 euro;

+4,6% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 10,775 euro;

+3,0% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 10,612 euro;

 

-0,4% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 10,255 euro;

-2,8% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 10,010 euro;

-5,5% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 9,73 euro;

-8,7% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 9,402 euro.