Utility (+5,1%) – Settore sugli scudi con Enel in testa (+5,7%)

Seduta sugli scodi per il Ftse Italia Servizi Pubblici che ha guadagnato il 5,1%, sovraperformando il corrispondente europeo (+3,9%) e il Ftse Mib (+0,9%).

Altra seduta volatile per le borse europee, con gli investitori in attesa di indicazioni su nuovi stimoli da governi e banche centrali per limitare gli effetti del coronavirus, all’indomani del taglio dei tassi della Fed.

Negli Usa, focus sulle primarie democratiche vinte da Biden, principale candidato a sfidare Trump nelle elezioni presidenziali di novembre.

Sul fronte macro, crollano i Pmi cinesi a febbraio, mentre negli Usa la stima Adp e l’ISM non manifatturiero superano le attese. Pil dell’Italia in calo dello 0,3% su base trimestrale nel 4Q 2019.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund torna a quota 166 punti base, con il rendimento del decennale italiano in area 1,02 per cento, mentre il Treasury decennale statunitense resta sotto l’1%, soglia bucata al ribasso ieri per la prima volta in 150 anni dopo l’annuncio della Fed sui tassi.

Seduta all’insegna del denaro per tutto il comparto a partire dalle Big, tra cui spicca Enel che guadagna il 5,7%, tornando a superare la soglia degli 8 euro e gli 83 miliardi di capitalizzazione, con un guadagno da inizio anno di oltre il 16 per cento.

Segue Terna (+4,5%) che ha rinnovato il protocollo d’intesa relativo alla collaborazione con la Guardia di Finanza che conferma tutte le azioni volte alla tutela della realizzazione delle infrastrutture elettriche.

E ancora Snam a +3,8%, A2A a +3,6% e Italgas a +3,3%.

Segue Hera (+3,2%) che si conferma in prima linea per il risparmio energetico aderendo a “M’illumino di meno”, la giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, la cui ricorrenza quest’anno cadrà venerdì 6 marzo.

Tra le Mid, la migliore è stata Falck Renewables (+5,8%), mentre tra le Small prese di beneficio su Seri Industrial che lascia sul terreno il 14,3 per cento.