Il Ftse Mib ha chiuso le ultime cinque sedute con un calo complessivo del 23,3% a 15.954 punti, con l’azionario globale che ha archiviato la peggior ottava dal 2008 registrando un’impennato della volatilità a causa del continuo diffondersi del coronavirus.
I mercati dubitano infatti della reale efficacia degli interventi annunciati da banche centrali e governi, ritenendo i provvedimenti adottati insufficienti a contrastare il rischio di una recessione globale.
A picco le quotazioni del petrolio, appesantite anche dal rischio di una guerra dei prezzi tra Russia e Arabia Saudita con Riyad che ha annunciato un aumento dell’output in seguito al fallimento delle trattative Opec+ per aumentare i tagli alla produzione.
Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -29,1% w/w, rispetto al -28,6% w/w del corrispondente indice europeo. Travolte dalle vendite le big del comparto, con Saipem (-27,3% w/w), Eni (-32,5% w/w) e Tenaris (-34,6% w/w) in ribasso oltre i 25 punti percentuali.
Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in forte calo Maire Tecnimont (-17,3% w/w) nella settimana in cui ha diffuso i risultati 2019 e nonostante l’annuncio di nuove commesse per 220 milioni.
Ottava di conti anche per D’Amico (-3,8% w/w), mentre ha limitato le perdite Saras (-6,9% w/w) con il crollo delle quotazioni del greggio che ha un impatto teorico positivo sui margini di raffinazione.