algoWatt – Una Smart Company che vuole abilitare la trasformazione digitale sostenibile

Dalla fusione tra TerniEnergia e Softeco Sismat nasce algoWatt, una nuova GreenTech Company che si propone come partner nella ricerca di soluzioni digitali per l’economia sostenibile e la digital transformation . La struttura organizzativa, snella e scalabile suddivisa in tre business unit, è focalizzata sui settori dell’energia urbana, della mobilità elettrica e della resilienza delle reti energetiche, con il supporto chiave di un dipartimento di ricerca e innovazione che vanta oltre 40 anni di esperienza nel settore IT.

La nuova GreenTech Company, soluzioni digitali per l’economia sostenibile

Dalla fusione tra TerniEnergia, operante nel settore delle energie rinnovabili e dell’industria ambientale, e Softeco Sismat, provider di soluzioni ICT nei settori dell’energia, industria e trasporti, è nata algoWatt, GreenTech Company attiva nella progettazione, sviluppo e integrazione di soluzioni per la gestione sostenibile e socialmente responsabile dell’energia e delle risorse naturali.

A inizio marzo il management di algoWatt ha presentato il nuovo modello di business che punta su soluzioni digitali per l’economia sostenibile e digital transformation e basato prevalentemente su soluzioni as-a-service.

Stefano Neri, Presidente e Ad di algoWatt

La nuova realtà riflette “la nostra volontà di ricoprire un ruolo di rilievo in settori a più alto valore aggiunto, di creare valore attraverso il contenuto tecnologico del business e di posizionarci in ambiti con prospettive di crescita più consistenti” ha spiegato il Presidente Stefano Neri, aggiungendo come la società intenda percorrere quella “traiettoria resiliente che accompagna i cambiamenti di scenario dei settori industriali e del concetto stesso di sostenibilità”.

 

L’algoritmo e il watt

Il kick-off della GreenTech Company vuole essere significativo già a partire dal nome. “Il cambio di denominazione – ha chiarito la Managing Director Laura Bizzarri – racchiude l’identità storica delle due società che hanno partecipato alla fusione, ma guarda al futuro in un’ottica internazionale e di innovazione”.

Infatti, con l’unione tra il termine algoritmo, a simboleggiare la digitalizzazione, e l’unità di misura Watt, a richiamare l’elettrificazione, “abbiamo delineato l’identità di One Smart Company, che utilizza le tecnologie esponenziali per reinventare il proprio modello di business e aprirsi mercati legati alle tematiche della sostenibilità e dell’impatto sociale”.

Il nuovo business model

Il nuovo modello di business di algoWatt, articolato in tre divisioni, si focalizza sui settori dell’energia urbana, della mobilità sostenibile e della resilienza delle reti energetiche, per abilitare la trasformazione digitale sostenibile.

In dettaglio, la B.U. Green Energy Utility offre soluzioni IT per la semplificazione dellagestione dell’intero ciclo di vita della filiera energetica, proponendo soluzioni, prodotti e servizi per le utility, gli aggregatori e le comunità energetiche: dai sistemi di controllo e manutenzione per la produzione di energia da fonti rinnovabili, alla gestione del ciclo di vendita, passando per le microgrid e per la digitalizzazione delle reti di trasmissione e distribuzione elettrica.

La B.U Green Enterprise & City si rivolge ad aziende e città con servizi e strumenti di diagnostica e telecontrollo delle grandi infrastrutture di trasporto elettrificate, telecontrollo degli impianti e degli edifici, sistemi di gestione e monitoraggio di impianti ambientali, soluzioni per l’efficienza energetica di impianti industriali energivori, implementazione e gestione delle microgrid e di sistemi di storage.

La B.U. Green Mobility, infine, è focalizzata sul settore della nuova mobilità urbana consoftware e piattaforme per la gestione delle flotte, sistemi di mobilità combinata e intermodale, gestione, progettazione, installazione e supporto al funzionamento delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, integrazione di sistema per i servizi di imbarco nei porti, monitoraggio e gestione della sicurezza stradale e delle infrastrutture critiche quali ponti e tratti stradali.

Una struttura organizzativa snella e scalabile

Nel complesso, quindi, il nuovo core business si distingue per attività ad alto valore aggiunto e per una struttura organizzativa snella e scalabile, riducendo le attività capital intensive tipiche delle utility operanti nel settore energetico. Inoltre “Stiamo riducendo al massimo gli owned asset” precisa Laura Bizzarri “per accelerare la possibilità di replicare il business e di esportarlo su mercati non ancora raggiunti”.

Andando nel dettaglio del breakdown delle attività, algoWatt si articola per circa il 90% in progettazione e sviluppo software, prodotti e soluzioni per i settori energy, utility, mobilità, e per il restante 10% in attività di O&M di impianti di energie rinnovabili.

Il ruolo di abilitatore dell’efficienza energetica

Sotto questa nuova pelle algoWatt vuole assumere il ruolo di “integratore di soluzioni e di provider di tecnologie proprietarie, hardware e software, in grado di abilitare nuovi concetti di efficienza energetica in ambito produttivo e residenziale”, ha chiarito Direttore generale Massimo Mannori.

La società sa bene infatti che, come ricordato dallo stesso Mannori, “i fabbisogni dei territori in materia di smart mobility e di tecnologie strategiche applicata alle smart cities stanno aumentando in maniera esponenziale”. E “i tassi aggregati di crescita degli investimenti attesi al 2030 in infrastrutture e piattaforme di gestione della urban energy e della e-mobility sono tutti a doppia cifra”.

Non solo, in Europa entro dieci anni si prevede che “verranno venduti circa 6 milioni di veicoli elettrici o ibridi, – prosegue Mannori – mentre i target di riduzione dei gas serra impongono investimenti continentali per circa 10.000 miliardi di euro nello stesso periodo”.

Il supporto chiave della R&I

L’impegno a proporsi quale partner nella ricerca e realizzazione di soluzioni per la gestione sostenibile e responsabile dell’energia e delle risorse naturali può avvenire grazie al supporto chiave della divisione Research & Innovation, guidata da Stefano Bianchi e trasversale a tutte le B.U., che punta a mantenere l’eccellenza tecnologica per proporre soluzioni innovative e sviluppare nuovi prodotti per accedere ai mercati a maggior tasso di sviluppo.

Con oltre 40 anni di esperienza nel settore IT, e investimenti in R&I superiori al 10% del fatturato, la divisione è dotata di un centro di ricerca e innovazione con significativo track record e know-how negli ambiti di riferimento.

Il Piano di Risanamento e Rilancio prosegue

Come ricordato dal Presidente Neri, l’incorporazione di Softeco Sismat rientra tra gli obiettivi del Piano di Risanamento e Rilancio che è divenuto efficace a fine settembre 2019 consentendo l’attuazione del action plan al 2022.

Tra i punti salienti si ricorda il programma di alienazione degli asset fotovoltaici e ambientali che comporta un beneficio finanziario anche per effetto dell’accollo da parte degli acquirenti del debito connesso agli impianti.

Inoltre, sempre lo scorso settembre è divenuto efficace anche l’accordo finanziario stipulato con le banche creditrici (c.d. Accordo Finanziario) che prevede interventi di rimodulazione e riscadenziamento del debito.