Nel 2019 SICIT Group ha registrato un fatturato consolidato pari a 56,7 milioni, in crescita del 2,7% su base annua.
Una dinamica che ha beneficiato sia dell’aumento dei ricavi da prodotti (+0,6%), grazie all’incremento dei ricavi per prodotti per l’agricoltura (+2,8%) e parzialmente compensati da una leggera flessione dei prodotti dedicati al mondo industriale (ritardanti, grasso e altri prodotti, -2,4%), sia della crescita dei ricavi da servizi (+61%) per effetto dell’aumento dei prezzi per il servizio di ritiro dei sottoprodotti conciari applicato nell’esercizio 2019.
L’Ebitda adjusted, al netto della controllata Sicit Chemitech per il periodo gennaio-aprile 2019, è cresciuto del 4,1% a 20,3 milioni.
Si segnala che Sicit Chemitech ha realizzato, dal 1° gennaio al 30 aprile, un Ebitda di 0,8 milioni (2 milioni nell’intero 2018).
L’Ebitda reported è stato pari a 9,3 milioni, dopo costi e ricavi non ricorrenti incluso un costo figurativo di circa 10,2 milioni (cui non è corrisposta alcuna uscita di cassa) derivanti dalla contabilizzazione della fusione di Sicit 2000 in SprintItaly come un’operazione di “reverse acquisition”, in ottemperanza all’IFRS 2, e circa 0,8 milioni sostenuti per consulenze legali, societarie, fiscali e contabili principalmente a seguito della ricordata operazione di fusione e la contestuale quotazione al mercato AIM.
L’esercizio si è chiuso con utile netto adjusted, al netto della controllata Sicit Chemitech nel periodo gennaio-aprile 2019, cresciuto del 6,2% a 12,1 milioni. Tra il 1° gennaio e il 30 aprile Sicit Chemitech ha realizzato un utile netto di 0,6 milioni (1,4 milioni nell’intero 2018).
Sul fronte patrimoniale il gruppo ha riportato disponibilità di cassa netta per 29,3 milioni, in aumento di 15,8 milioni rispetto a fine 2018.
Una dinamica che riflette la generazione di cassa operativa per 12,6 milioni, l’apporto derivante dalla fusione con SprintItaly per 30,5 milioni, e l’aumento di capitale sociale a pagamento per 0,8 milioni. Risorse parzialmente assorbite da investimenti per 9,4 milioni, la distribuzione dividendi per 17,7 milioni, e l’acquisto di azioni proprie per 1 milione.
Il CdA di Sicit Group proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,45 euro per azione (0,34 euro nell’esercizio 2019), di cui 0,35 euro per azione ordinaria e 0,10 euro per azione ordinaria e speciale.
Lo stacco della cedola è previsto per il prossimo 27 aprile mentre la data di pagamento è fissata per il 29 aprile.
Nei prossimi mesi il gruppo proseguirà la strategia di sviluppo di nuovi prodotti in stretta collaborazione con i propri clienti, investendo, nel breve periodo, nel rafforzamento della struttura commerciale dedicata ai mercati esteri e, nel medio periodo, nel rafforzamento, quantitativo e qualitativo, della capacità produttiva nei siti di Arzignano e Chiampo nonché nell’apertura di uno stabilimento estero, per essere ancora più vicino ai propri clienti internazionali.
L’esposizione del gruppo sui mercati APAC e la crisi sanitaria legata al Coronavirus potrebbero influenzare l’evoluzione del business nei prossimi mesi.
Alla luce della relativamente recente insorgenza della crisi e la progressiva evoluzione della stessa, sia in APAC che in Italia e in Europa, SICIT segnala che non è possibile effettuare una stima attendibile degli impatti.
Nonostante ciò la società stima possibili effetti negativi sul mercato dei ritardanti, qualora le attività industriali in Far East venissero anche temporaneamente interrotte in seguito al prolungarsi della crisi sanitaria. Alla luce delle recenti notizie di ripresa delle attività in Cina e del calo della crescita dei contagi, tale eventualità è valutata attualmente possibile ma non probabile per i prossimi mesi.
SICIT stima effetti meno significativi sul mercato dei biostimolanti, in quanto tali prodotti sono impegnati nel settore agricolo che non prevede interruzioni di produzioni come il settore industriale. Inoltre, i biostimolanti, diversamente da altri prodotti come i fertilizzanti chimici, non sono prodotti, o lo sono solo limitatamente, nelle zone del Far East ad oggi più colpite dalla crisi, con conseguente possibilità di continuare le esportazioni verso
quei Paesi.
Sulla base delle indicazioni fornite dell’OMS e, nelle prime settimane di marzo, dal Governo Italiano, il gruppo ha attuato specifiche politiche per tutelare la salute dei propri dipendenti, clienti e partner e al contempo assicurare la continuità operativa.
Massimo Neresini, CEO di SICIT Group, ha dichiarato: “il 2019 è stato un anno di profonda trasformazione per SICIT, in cui abbiamo creato i presupposti per accelerare il percorso di crescita e internazionalizzazione, orientato al mediolungo termine. Nel complesso, grazie al lavoro di tutti, siamo riusciti a superare le molte sfide che avevamo davanti, chiudendo
il periodo con una crescita moderata e un’ottima redditività. Il 2020 sarà altrettanto impegnativo e vedrà il passaggio sull’MTA, l’ampliamento del numero di prodotti, l’incremento della capacità produttiva in Italia e metteremo le basi per la costruzione di uno stabilimento all’estero. Continueremo quindi a lavorare sulle priorità strategiche per consolidare la nostra leadership e confermarci protagonisti della circular economy”.