Banche (-3,5%) – In luce UniCredit (+2,9%) e Bper (+1,6%) nella settimana

Il Ftse Italia Banche chiude l’ottava con un ribasso del 3,5% e tenendo meglio dell’analogo europeo (-6%), sostenendo anche il Ftse Mib (-1,4%).

Sul versante internazionale, dopo che Usa e Cina hanno firmato la fase 1 dell’accordo commerciale, adesso le preoccupazioni sono connesse al diffondersi del coronavirus nel Mondo, a cui governi e banche centrali hanno iniziato a porre in essere manovre per farvi fronte, non ultima la BCE che acquisterà 750 miliardi di asset in più fino a fine 2020.

Anche sul fronte italiano sono scattati forti timori legati al coronavirus dopo i diversi contagi accertati, per i riflessi negativi sull’economia. Il Governo ha deciso di stanziare fino a 25 miliardi per fare fronte all’emergenza.

In questo contesto, con lo spread Btp-Bund che ha oscillato tra i 200 pb e gli oltre 300 pb, sul comparto bancario sono prevalse le vendite.

Sul Fste Mib resistono Bper (+1,6%), grazie alla seduta di venerdì e con la banca che ha raggiunto un accordo con Intesa Sanpaolo sulla rivisitazione del corrispettivo per l’acquisizione di un ramo d’azienda nell’ambito dell’Ops di quest’ultima su Ubi, e UniCredit (+2,9%), alle prese con l’attuazione del piano industriale.

Sul Mid Cap stop per Mps (-11,5%), in attesa di novità sulle trattative tra Mef e UE sul de-risking.

Tra le Small Cap focus su Carige, che adesso può tornare a concentrarsi sull’attività ordinaria, anche in vista della riammissione in Borsa.