Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso invariato, sottoperformando il corrispondente europeo (+2,3%) e il Ftse Mib (+1,7%).
Giornata volatile ma positiva nel finale per le borse del Vecchio Continente, in un clima sempre incerto a causa della diffusione del Covid-19. Negli Usa focus sul maxipiano di aiuti da 2.000 miliardi di dollari, mentre si attendono interventi analoghi dall’Europa. Sul fronte macro, l’indice Ifo finale di marzo è calato a 86,1 punti, sotto la stima preliminare.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 182 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,54%.
Tornando alle società del comparto, tra le big bene A2A che ha portato a casa l’1,4%, seguita da Terna (+1,2%) e Snam (+1,1%).
Il Cda di Hera (-1,9%) ha approvato i conti dell’esercizio 2019, chiuso con un risultato di pertinenza degli Azionisti balzato del 36,8% a 385,7 milioni. Proposto un dividendo pari a 10 centesimi di euro per azione.
Tra le mid, acquisti su Falck Renewables (+2,8%), in coda Iren che nel giorno dei conti 2019 ha ceduto 2 punti percentuali.
Tra i titoli a minore capitalizzazione, la migliore è stata algoWatt che ha portato a casa il 5,9 per cento. Fanalino di coda Acsm Agam che lascia sul terreno il 3,6 per cento.