Vimi Fasteners ha chiuso il 2019 con ricavi in calo del 4,3% a 47 milioni, principalmente per effetto della contrazione del mercato automotive. L’industria mondiale dell’auto ha fatto registrare a livello globale un calo della produzione che in Europa e Cina ha raggiunto rispettivamente -7,9% e -13%.
Anche il settore agricolo ha registrato, nel corso dell’anno, importanti riduzioni della domanda, mentre il settore delle macchine industriali ha mostrato una sostanziale tenuta. Importante crescita, invece, nel settore oil&gas e petrochemical fatta registrare dalla controllata MF Inox con un incremento del fatturato pari a 1 milione rispetto al 2018. Continua, inoltre, la crescita nel mercato aeronautico e aerospace, nel quale il Gruppo ha deciso di focalizzare parte delle sue risorse per accrescere le quote di mercato.
L’Ebitda è diminuito dell’1,2% a 4,2 milioni con una marginalità all’8,8% (+30 punti base). Il dato è stato influenzato negativamente da oneri non ricorrenti per 0,6 milioni quali riallocazione delle attività produttive e la perdita di efficienza produttiva nello stabilimento di Novellara derivante dai lavori di ampliamento del sito produttivo.
Elementi in parte compensati dagli effetti derivanti dall’applicazione del principio contabile IFRS 16 per 0,4 milioni e dall’apporto economico della gestione MF INOX, società consolidata interamente nell’esercizio.
L’Ebit è risultato negativo per 0,16 milioni rispetto al dato positivo di 0,9 milioni del 2018, per effetto dei maggiori ammortamenti dovuti agli investimenti realizzati.
L’esercizio si è chiuso con un utile netto quasi raddoppiato a 1,1 milioni, beneficiando di un impatto fiscale positivo conseguente al pagamento dell’imposta sostitutiva sul plusvalore attribuito alle immobilizzazioni materiali e all’avviamento in sede di purchase price allocation della società consolidata MF Inox.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 19,6 milioni rispetto ai 14,7 milioni al 31 dicembre 2018, per effetto dell’IFRS 16 per 4,8 milioni al netto del quale l’indebitamento risulterebbe sostanzialmente stabile.
Si evidenzia, inoltre, che il dato include un valore di earn out pari a 4,8 milioni, superiore di 0,6 milioni rispetto a quanto registrato nel 2018, riconducibile alla ridefinizione delle stime di redditività prospettica della controllata MF Inox.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, l’epidemia di COVID-19 avrà un impatto rilevante sulle attività industriali del Gruppo, la cui evoluzione risulta oggi di difficile previsione. Al momento, risultano difficili previsioni sul fatturato 2020, il quale ad oggi non è ipotizzabile in crescita bensì verosimilmente in calo per effetto del lockdown in corso nei maggiori Paesi industrializzati del mondo.
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