Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un rosso del 3,8% e in linea all’omologo europeo (-3,6%), risentendo del nuovo stop del comparto bancario (-2,9%) e facendo peggio del Ftse Mib (-3%).
Sul versante internazionale le preoccupazioni sono connesse al diffondersi del coronavirus nel Mondo, a cui governi e banche centrali hanno iniziato a porre in essere manovre per farvi fronte.
Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi accertati (anche se gli ultimi dati sembrano segnalare una stabilizzazione), per i riflessi negativi sull’economia. Il Governo ha deciso di stanziare fino a 25 miliardi per fare fronte all’emergenza, a cui saranno aggiunte altre risorse.
La frenata del settore creditizio ha impattato in parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali resiste Fineco (-0,1%) sul Ftse Mib.
Sul listino principale male Exor (-7,5%), mossasi in scia all’andamento delle principali controllate quotate e che ha effettuato un nuovo investimento.
Tra le Mid Cap denaro su Banca Ifis (+0,6%), alle prese con l’implementazione del piano industriale e che si è adeguata alle indicazioni della Vigilanza sul dividendo. Risale Cerved (+2,6%), che ha interrotto le trattative per cedere la controllata attiva nella gestione degli Npl e che non pagherà la cedola. Ok doValue (+2,7%), che ha rimandato la decisione sul dividendo.
Tra le Small Cap sottotono Banca Intermobiliare (-0,8%), alle prese con l’implementazione del piano strategico.