Moda (-5,5%) – Giù le Big, scivolone di Ovs (-12,6%) nei cinque giorni

Nella settimana dal 30 marzo al 3 aprile il Ftse Italia Moda ha ceduto il 5,5%, sottoperformando il corrispondente indice europeo (-2,9%) e il Ftse Mib (-2,6%).

La diffusione del coronavirus continua a preoccupare gli operatori nonostante gli interventi di governi e banche centrali per contrastarne l’impatto sull’economia. Intanto diversi Stati hanno esteso le misure di lockdown nel tentativo di bloccare i contagi. I dati macro hanno evidenziato un incremento della disoccupazione negli Stati Uniti.

In rimonta il petrolio sulla possibilità di accordo fra Russia e Arabia Saudita. In Europa, la Commissione UE ha lanciato un fondo da 100 miliardi a sostegno dei lavoratori mentre la Bce ha chiesto alle banche di non distribuire dividendi e di fermare i piani di buy-back.

Tornando alle società del comparto, vendite senza eccezioni per le big con Ferragamo che scivola del 8,7%, fa poco meglio Moncler che comunque lascia sul terreno il 6,1 per cento.

Tra le mid, in controtendenza Tod’s (+3,3%). Il CdA, in considerazione del progressivo peggioramento dello scenario globale dell’epidemia da Covid-19, ha ritenuto opportuno modificare la distribuzione dei dividendi sugli utili 2019 già deliberata e proporrà ai soci di non distribuire il dividendo previsto di 0,60 euro.

In coda Ovs che sprofonda del 12,6 per cento.

Tra le small si distinguono Caleffi (+4,6%) e Piquadro (+3,7%).

In flessione Rosss (-0,9%), che ha archiviato il 2019 con una perdita di 0,4 milioni (perdita 0,3 milioni nel 2018).

Segue Geox (-1,1%) che ha ritenuto opportuno confermare la validità strategica delle linee presentate nel business plan di novembre 2018, nonostante gli impatti derivanti dalla diffusione mondiale del virus denominato Covid-19.

Fa peggio invece Zucchi (-6,2%) che ha comunicato l’ammontare dell’indebitamento finanziario netto a fine febbraio 2020, così come Stefanel (sospesa).