Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina la settimana con un rosso del 5,8% e in direzione opposta all’omologo europeo (+0,2%), risentendo della decisa frenata del comparto bancario (-11%) e facendo peggio del Ftse Mib (-2,6%).
Sul versante internazionale le preoccupazioni sono connesse al diffondersi del coronavirus nel Mondo, a cui governi e banche centrali hanno iniziato a porre in essere manovre per farvi fronte.
Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi accertati (anche se gli ultimi dati sembrano segnalare una stabilizzazione), per i riflessi negativi sull’economia. Il Governo ha deciso di stanziare fino a 25 miliardi per fare fronte all’emergenza, a cui saranno aggiunte altre significative risorse.
Il significativo stop del settore creditizio ha impattato in buona parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali si metti in luce Fineco (+8,2%).
Sul listino principale male Exor (-9,1%), in scia all’andamento contrastato delle principali controllate quotate e che ha effettuato un nuovo investimento, mentre rimbalza decisamente Nexi (+9,2%), recentemente al centro di rumor per possibili aggregazioni.
Tra le Mid Cap stop per Banca Ifis (-3,5%), alle prese con l’implementazione del piano industriale e che si è adeguata alle indicazioni della Vigilanza sul dividendo, Cerved (-9%), che non pagherà la cedola, e doValue (-8,2%), che ha rimandato la decisione sul dividendo. Tiene illimity (-0,2%), il cui management stima impatti limitati dall’emergenza sanitaria.
Tra le Small Cap acquisti su Banca Intermobiliare (+1,8%), alle prese con l’implementazione del piano strategico.