Il Ftse Italia Banche chiude la settimana compresa tra il 6 e il 9 aprile, prima del ponte pasquale, con uno scatto del 9,2% e al di sotto dell’analogo europeo (+11,5%), sostenendo anche il Ftse Mib (+7,6%).
Sul versante internazionale le preoccupazioni sono connesse al diffondersi del coronavirus nel Mondo, a cui governi e banche centrali stanno ponendo in essere manovre per farvi fronte.
Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi accertati (anche se gli ultimi dati sembrano segnalare una stabilizzazione), per i riflessi negativi sull’economia. Il Governo ha deciso di stanziare fino a 400 miliardi per fornire liquidità immediata alle imprese.
In questo contesto, pur con lo spread Btp-Bund che ha oscillato in area 190-200 pb, sul comparto bancario sono tornate le vendite dopo gli ultimi rimbalzi.
Sul Fste Mib scattano UniCredit (+13,7%), con la remunerazione dei soci che resta una priorità per il management, e Intesa Sanpaolo (+8,7%), che ha confermato di voler andare avanti nell’Ops su Ubi (+6%) e con la banca che deciderà se distribuire la cedola in base all’andamento dell’economia nel secondo semestre.
Sul Mid Cap bene Mps (+4,5%), aspettando notizie sulle trattative tra Mef e UE sul de-risking, mentre mette il turbo Popolare Sondrio (+10,4%), che ha recepito la raccomandazione della BCE sul dividendo.
Tra le Small Cap focus su Carige, che adesso è tornata a concentrarsi sull’attività ordinaria, anche in vista della riammissione in Borsa.