Servizi Finanziari (+2,1%) – Ancora in spolvero Azimut (+7,2%) e Banca Generali (+8,5%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un guadagno del 2,1% e facendo nettamente meglio dell’omologo europeo (0,0%), non risentendo della frenata del comparto bancario (-0,7%) e muovendosi in direzione opposta al Ftse Mib (-0,2%).

Sul versante internazionale le preoccupazioni sono connesse al diffondersi del coronavirus nel Mondo, a cui governi e banche centrali stanno ponendo in essere manovre per farvi fronte.

Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi accertati (anche se gli ultimi dati sembrano segnalare una stabilizzazione), per i riflessi negativi sull’economia. Il Governo ha deciso di stanziare fino a 400 miliardi per fornire liquidità immediata alle imprese.

La giornata vivace del comparto bancario non ha impattato sui titoli dell’asset management, tra i quali si mettono il luce Azimut (+7,2%), che ha confermato la cedola, e Banca Generali (+8,5%), che ha stabilito una nuova deadline per pagare il dividendo.

Sul listino principale storna Exor (-2%), nonostante l’andamento positivo delle principali controllate quotate, mentre ritraccia ancora Nexi (-2,1%), che potrebbe beneficiare della crescita nell’uso dei pagamenti digitali e che ha siglato un nuovo accordo.

Tra le Mid Cap ok Banca Ifis (+2,3%), alle prese con l’implementazione del piano industriale e che si è adeguata alle indicazioni della Vigilanza sul dividendo, Cerved (+1,1%), che non pagherà la cedola, e doValue (+8,8%), che ha rimandato la decisione sul dividendo. Bene illimity (+1,6%), il cui management stima impatti limitati dal Covid-19.

Tra le Small Cap bene Banca Intermobiliare (+14,3%), alle prese con l’implementazione del piano strategico.