Nelle sedute dal 21 al 24 aprile il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso in rialzo del 5,3%, sovraperformando l’Euro Stoxx Tecnologia (-2,8%) e in linea con il Ftse Mib (-1,2%).
In settimana gli operatori hanno continuato a monitorare l’evoluzione della pandemia e le mosse dei governi per sostenere l’economia e riaprire gradualmente le attività. Focus sul crollo storico del petrolio, sulle trimestrali Usa e sull’eurogruppo, oltre ai dati macro che hanno evidenziato una contrazione record in Europa mentre negli Usa le richieste di sussidi per la disoccupazione sono aumentate a 26 milioni nell’ultimo mese.
Tornando al comparto tech e tlc di Piazza Affari, avanza la big cap Stm (+5,9%) in scia ai risultati in crescita del primo trimestre 2020. Per il secondo trimestre il management prevede un rallentamento delle vendite, soprattutto nel comparto automotive, mentre il dividendo verrà momentaneamente tagliato a 0,168 dollari per azione.
La Telecom Italia, invece, chiude in flessione del 2,2% nella settimana in cui si è riunita l’assemblea, che ha approvato tutti i punti all’ordine del giorno. Tim ha anche ceduto 41,7 milioni di azioni Inwit, corrispondenti a circa il 4,3% del capitale sociale della stessa, a un prezzo di 9,60 euro per azione. Inoltre, ha reso noto che intende distribuire almeno 1 centesimo di dividendo per il 2020 e il 2021. L’azionista Vivendi ha confermato il proprio impegno di lungo termine sostenendo il Ceo Gubitosi.
Tra le mid cap brilla Tinexta (+12,8%), positiva anche da inizio anno, mentre fra le aziende a minor capitalizzazione spicca Txt (+20%).
Ben intonata Gpi (+5,5%) che ha sottoscritto un nuovo accordo di distribuzione con la cinese Suzhou Kimauto.
Schiva le vendite Digital Bros (+0,7%) nonostante lo slittamento al 15 luglio dell’uscita del videogioco Death Stranding per Pc.
Debole Be (-1,9%) i cui soci hanno approvato il bilancio 2019 e il cambio di denominazione sociale.