Commercio (+0,4%) – Ben intonate Zanetti (+2,9%) e Newlat (+2,6%) nell’ottava

In questa settimana borsistica più breve per la presenza della Festa del 1° maggio, il settore commercio ha guadagnato lo 0,4 per cento, sottoperformando però il corrispondente europeo (+1%) e il Ftse Mib (+4,9%).

Gli investitori hanno tenuto sotto osservazione il rallentamento dell’epidemia di Covid-19 e la prosecuzione dei lavori da parte di diversi Governi per l’allentamento del lockdown.

Focus anche sulle banche centrali tra cui la Bce che oggi ha mantenuto invariato il costo del denaro e ha rafforzato le misure a sostegno dell’economia per contrastare gli effetti della pandemia.

Francoforte ha infatti allentato le condizioni per le aste Tltro e lanciato una nuova serie di operazioni di rifinanziamento di emergenza pandemica (Peltro) per la liquidità nell’Eurozona e mantenere un corretto funzionamento dei mercati monetari.

Campari, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib, ha registrato un +6 per cento.

Ha acquistato, dal 20 al 24 aprile 2020, 574.708 azioni proprie per oltre 3,8 milioni.

Tra le mid si segnala che l’assemblea degli azionisti di Marr (-1,2%) ha tra l’altro approvato il bilancio 2019 e nominato il nuovo CdA.

La società ha anche reso noto che nei primi tre mesi dell’anno in corso le vendite totali del gruppo hanno risentito della diffusione del Covid-19 in Italia e si sono attestate a circa 260 milioni. Tuttavia da inizio anno al 23 febbraio 2020 le vendite presentavano un incremento del 4,1% rispetto a quelle relative al pari periodo dell’anno precedente.

In questa situazione di emergenza Marr ha potuto comunque far leva su una serie di iniziative, come la distribuzione di Food Pack, mantenendo nel contempo sempre alta l’attenzione sul fronte dei costi.

Tra le small la migliore è stata Bf Holding (+7,8%).

ePrice (+4,3%) ha siglato un accordo con Carrefour Italia per la vendita online de “gli Essenziali”, box contenenti tipologie di prodotti preassortiti.

Denaro anche su Massimo Zanetti (+2,9%), Newlat (+2,6%) i cui soci hanno approvato il bilancio 2019 e un buy-back per massimi 6 milioni, e Unieuro (+1,7%).