Analisi tecnica – Maire Tecnimont: possibile nuovo test dei minimi di marzo

Il mancato superamento della soglia, non soltanto psicologica, di 2 euro ha alimentato una forte pressione ribassista sulle quotazioni dei titoli del gruppo ingegneristico specializzato nell’impiantistica per il settore energetico e nelle infrastrutture. Una pressione che nelle ultime due settimane ha fatto scivolare i corsi delle azioni Maire Tecnimont ben al di sotto della media mobile a 50 sedute, con la conclusione della giornata borsistica odierna a 1,47 euro.

L’eventuale cedimento, confermato in chiusura di seduta, dell’importante supporto statico posizionato a 1,459 euro potrebbe così favorire la continuazione dell’attuale movimento discendente, con le quotazioni dei titoli del gruppo fondato e presieduto da Fabrizio D’Amato che potrebbero dirigersi rapidamente verso il successivo supporto individuabile a 1,41 euro. Nel caso poi di rottura al ribasso di questo livello, i corsi delle azioni Maire Tecnimont potrebbero accelerare verso un primo obiettivo di breve periodo individuabile a 1,391 euro, con il successivo target che coincide con il minimo del 16 marzo a 1,339 euro.

La pressione dei venditori potrebbe subire un alleggerimento, almeno in un’ottica di breve periodo, nel caso di rapido ritorno delle quotazioni dei titoli del gruppo milanese sopra una prima resistenza statica posta a 1,513 euro. In questo scenario positivo, i corsi delle azioni Maire Tecnimont potrebbero così tentare di allungare fino alla successiva barriera individuabile a 1,554 euro, con i due obiettivi rialzisti individuabili rispettivamente a 1,592 euro, il primo, e a 1,616 euro, il secondo.

Da inizio anno la performance dei titoli Maire Tecnimont è pari a -40,6% (-22,9% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi degli 8 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 2,30 euro, con un potenziale rialzista del 56,5 per cento.

Prezzo di chiusura: 1,47 euro

+9,9% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 1,616 euro;

+8,3% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 1,592 euro;

+5,7% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 1,554 euro;

+2,9% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 1,513 euro;

-0,7% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 1,459 euro;

-4,1% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 1,41 euro;

-5,4 % è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 1,391 euro;

-8,9% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 1,339 euro.