Guala Closures ha chiuso il primo trimestre del 2020 con ricavi consolidati pari a 145,9 milioni, in crescita del 2,9% rispetto ai 141,8 milioni del pari periodo 2019 (+3,7% a cambi costanti).
Un andamento che ha beneficiato per 1,3 milioni (+0,9%) dell’aumento dei prezzi di vendita e per 6,3 milioni (+4,5%) del cambio di perimetro, che hanno più che compensato le minori vendite per 1,6 milioni (-1,1%) a seguito del lockdown per il Covid-19 in India, Argentina e Sud Africa.
Per quanto riguarda le aree di business, sono aumentati i ricavi delle chiusure Luxury (+25,7%), delle chiusure Roll-on (+13,1%) e delle chiusure Pharma (+11,5%); stabili i ricavi delle chiusure Vino (+0,1%), mentre sono diminuiti quelli delle chiusure Safety (-3,2%) e del PET (-45,3%).
A livello di area geografica, i ricavi sono aumentati del 7,1% a 91,2 milioni in Europa, grazie principalmente al cambio di perimetro e agli incrementi registrati in Italia nelle chiusure per olio, spirits e acque minerali. Le vendite sono aumentate dello 0,6% a 24,3 milioni nelle Americhe e del 6,4% a 4,1 milioni in Africa.
Diminuiti invece del 7,2% a 17,2 milioni le vendite in Asia, per la chiusura degli stabilimenti in India e Cina a seguito delle politiche di contenimento del Covid-19, mentre sono calate del 10% a 9,1 milioni in Oceania.
L’Ebitda adjusted, ante oneri non ricorrenti, ammonta a 24,1 milioni, in aumento del 6,3% con un’incidenza sul fatturato pari al 16,5% (16% nel 2019), nonostante l’effetto diluitivo per il consolidamento di Closurelogic a febbraio 2020 (a perimetro costante la marginalità sarebbe stata del 17,3%).
L’Ebitda invece si è fissato a 23,6 milioni (+16,2%), mentre l’Ebit a 7,3 milioni (+36,1%).
Il periodo si è chiuso con una perdita netta di 6,1 milioni, aumentata rispetto alla perdita di 3,2 milioni del periodo gennaio-marzo 2019, principalmente per la componente finanziaria che ha scontato significative perdite su cambi.
L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2020 è di 490,1 milioni rispetto ai 462,5 milioni al 31 dicembre 2019, in aumento di 27,6 milioni di cui circa 18 milioni riconducibili all’acquisizione delle attività di Closurelogic in Germania.