Datalogic ha chiuso il primo trimestre 2020 con ricavi in calo del 14,2% a 124,2 milioni (-15% a cambi costanti) rispetto allo stesso periodo 2019.
L’andamento del fatturato sconta una debolezza attesa nei mercati già a fine 2019, ulteriormente aggravata dalle misure di contenimento dell’epidemia. In particolare, l’area EMEA ha registrato una contrazione del 14,8% (71,2 milioni, 57,4% del totale ricavi) pur beneficiando della performance positiva su mercato interno (11,8 milioni,+3,5%), l’Americas un calo del 13,7% (39,8 milioni, 32% del fatturato) e l’APAC in -11,7% (13,1 milioni, 10,6% del totale)
L’Ebitda adjusted si è contratto del 66,1% (-63,4% a cambi costanti) a 7,3 milioni, con la relativa marginalità in riduzione di 910 punti base al 5,9%. L’Ebit è invece negativo di 1,2 milioni rispetto ai +14,8 milioni del primo trimestre 2019, per via degli effetti legati al Covid-19.
Dopo una gestione finanziaria negativa per 5,3 milioni, il periodo gennaio-marzo si è chiuso con una perdita netta di 4,3 milioni, rispetto all’utile di 12,6 milioni nel pari periodo 2019.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2020 è pari a 21 milioni, in peggioramento rispetto ai 13,4 milioni di liquidità al 31 dicembre 2019.
Infine, nonostante l’attuale incertezza legata alla durata ed all’intensità dell’epidemia non permetta di diffondere stime accurate per il 2020, la società ritiene che una volta attenuatosi l’attuale contesto di emergenza, i solidi fondamentali economico-finanziari porteranno Datalogic a crescere nuovamente nel medio-lungo termine.