Banca Imi conferma su Giglio Group sia la raccomandazione buy sia il target price a 4,4 euro, prezzo che incorpora un upside potenziale del 44% rispetto alla chiusura di ieri a 3,06 euro.
L’analista ricorda che il gruppo guidato da Alessandro Giglio ha chiuso il primo trimestre 2020 con ricavi in progresso del 23,3% su base annua a 14,2 milioni e un Gross Merchandise Value (GMV) a 28,6 milioni (+10%). Inoltre la divisione distribution ha registrato un incremento dei volumi di vendita nonostante il blocco dei mercati asiatici.
L’Ebitda adjuted è stato pari a 0,6 milioni (+34,8%), con un margine del 4,6 per cento. Il risultato netto totale è stato negativo per 0,1 milioni (perdita di 0,8 milioni nel 1Q19).
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario post Ifrs 16 si è fissato a 17,4 milioni rispetto ai 12,8 milioni di fine 2019.
Giglio Group, a seguito del lockdown che ha interessato tutti i negozi non essenziali, ha beneficiato delle preferenze di mercato per gli acquisti online.
Al fine di sostenere i ricavi, la società ha momentaneamente convertito alcune delle sue piattaforme e linee logistiche, assegnate al settore della moda, al recupero di maschere e ha temporaneamente sostituito il mercato cinese, oltre a mettere in atto misure per contenere i costi.
Il management ha confermato la guidance data in occasione del recente aggiornamento del piano industriale, che ha come obiettivo per il 2022 un fatturato superiore a 80 milioni e un GMV a oltre 180 milioni.
L’analista ritiene che Giglio Group, grazie alla flessibilità della sua piattaforma nell’adattarsi ai cambiamenti delle esigenze dei clienti e alle opportunità di business, potrebbe diventare un partner chiave per molti player (ad es. cibo, salute, elettronica) nella realizzazione dei loro canali e-commerce, fondamentali nello scenario attuale, che potrebbe rapidamente diventare anche di lungo termine.