Chiusura positiva per le principali borse europee, in un’ottava nella quale la crescita delle tensioni tra Usa e Cina è stata mitigata dalle notizie positive circa i progressi degli studi sul vaccino e il proseguo dell’allentamento del lockdown. A Piazza Affari il Ftse Mib ha terminato la settimana con un rialzo complessivo del 2,8% a 17.316 punti.
L’indice Ingegneria e Impiantistica Italia ha chiuso con un complessivo +0,9%, nettamente inferiore rispetto al +6,5% del corrispondente indice europeo.
Tra le big cap, denaro su Prysmian che ha concluso in rialzo del 6,3%, in scia alla notizia di una nuova commessa con Vattenfall relativa alla fornitura di sistemi in cavo per un parco eolico offshore in Olanda.
La società ha inoltre approvato la Dichiarazione non Finanziaria 2019 e definito i nuovi obiettivi di sostenibilità a medio termine entro il 2022, prevedendo di abbassare le emissioni prodotte e di portare 50% del totale la quota di ricavi derivanti da “low carbon products”.
Vendite invece su Leonardo (-3,1% w/w), nonostante la conferma dell’Ad Alessandro Profumo e del rating a BBB- da parte di Fitch, che ha però tagliato l’uotlook.
Nel segmento delle mid e small cap, Trevi (+5,1% w/w) ha dichiarato che sono stati esercitati diritti di opzione per complessivi 45,8 milioni e che la vendita dei diritti inoptati si è conclusa anticipatamente nelle sedute del 21 e del 22 maggio.
Forti acquisti anche su Danieli, che ha terminato in rialzo del 2,9%.
Deboli invece Webuild (-3,2% w/w) e Fincantieri (-8,8% w/w), che si è pero aggiudicata un contratto per la ricostruzione del porto Carlo Riva di Rapallo e della diga di Vado Ligure.
Infine, a picco Astaldi, che ha lasciato sul terreno un complessivo 11,6%, con la società che ha visto l’indebitamento finanziario netto crescere a 2,6 miliardi al 31 marzo 2020.