Alkemy – In prima linea per cogliere le opportunità post Covid-19

La società recentemente passata al segmento STAR di Borsa Italiana si appresta a cogliere ora la serie di opportunità che l’emergenza sanitaria Covid-19 creerà per il settore della Digital Transformation. Un mercato caratterizzato da alti tassi di crescita che sarà sostenuto da un bisogno di innovazione e digitalizzazione dei processi sempre più necessari e fondamentali per tutte le aziende. Alkemy intende proseguire così nel suo trend di crescita, imponendosi come il player di riferimento del settore in Italia, raggiungendo un giro d’affari di 200-300 milioni.

Realtà leader nella Digital Transformation dal consolidato track record

“Alkemy è la società leader in Italia per la Digital Transformation, quotata all’AIM dal 2017 e approdata dallo scorso dicembre al segmento STAR di Borsa Italiana. Il nostro gruppo accompagna le grandi e medie aziende italiane nei percorsi di trasformazione digitale: interagiamo con il business delle aziende, con gli amministratori delegati di quest’ultime aiutandoli a comprendere come tutta una serie di leve, quali il digitale, i dati, la tecnologia e l’innovazione potranno trasformare e migliorare il proprio business”.

Sono queste le parole utilizzate da Duccio Vitali, CEO di Alkemy, per descrivere brevemente a Market Insight la storia di Alkemy, in un’intervista mirata ad approfondire anche le opportunità uniche create dall’emergenza sanitaria Covid-19.

“Una storia di successo iniziata nel 2012 quando eravamo 23 persone mentre oggi contiamo circa 700 persone con uffici a Milano, Roma, Torino, Belgrado, Madrid e Città del Messico”, incalza l’amministratore delegato, ricordando come “in questi anni siamo cresciuti moltissimo, con una media annua del 42%, fino ad arrivare a circa 85 milioni di fatturato nel 2019”.

“Alkemy opera in un mercato molto grande che vale circa 6 miliardi e che cresce ad un tasso tra il 7% e il 9%. Il nostro obiettivo è quello di diventare un player da 200-300 milioni, continuando questo fortissimo trend positivo che abbiamo avuto da quando siamo partiti, lavorando in maniera molto trasversale su tutte le industries poiché tutte le aziende nei diversi settori hanno bisogno di innovarsi e trasformare il modello di business. Nell’arco di questi otto anni abbiamo fatto diverse acquisizioni e la nostra strategia prevede di continuare nel percorso di aggregazione di competenze”.

Le priorità strategiche del gruppo

Dal punto di vista strategico, “la prima priorità è rappresentata dall’industrializzazione del modello di business, focalizzandoci su grossi deal e grossi clienti, per aumentare sia la crescita, sia la marginalità. Un percorso intrapreso lo scorso anno e che già in questo primo quarter ha mostrato i suoi benefici”.

La seconda priorità strategica, aggiunge Duccio Vitali, “riguarda invece il rafforzamento nell’area tecnologica, data la forte componente innovativa che caratterizza i nostri progetti. Porteremo inoltre avanti al tempo stesso anche una terza area, continuando ad aggregare competenze di nicchia molto specifiche e molto forti che possono andare dal Machine Learning alla Cyber Security, rafforzando la nostra mission di abilitatori della Digital Transformation”.

Il ruolo della trasformazione digitale e dell’innovazione nel mondo post Covid-19

“Questa crisi che ha colpito l’Italia e il Mondo”, spiega il CEO , “offre da un certo punto di vista una serie di opportunità molte interessanti ad Alkemy: i nostri interlocutori, le aziende e gli amministratori delegati hanno infatti compreso maggiormente come il digitale e l’innovazione non siano una strada opzionale, bensì fondamentale e strategica”.

“Le aree più impattate sono tutte le parti più centrali alle aziende e la digitalizzazione dei processi diventerà sempre più importante, come ad esempio nella gestione del lavoro da remoto, senza dimenticarsi dell’impatto inevitabile che avrà sulla customer experience, quindi alla vendita e al marketing, tutto legato poi a quelle che sono appunto le leve fondamentali della tecnologia, dei dati e della creatività. Tutte le nostre industries sono state colpite positivamente dalla crisi e le nostre soluzioni non aiutano solamente a gestire tale situazione ma anche a creare competitività”.

“I settori più impattati negativamente da questa crisi sono invece l’hospitality, il turismo e il travel. Business verso cui siamo esposti in Spagna e Messico e che stanno avendo difficoltà maggiori ma è chiaro al tempo stesso come questo sia solo un problema di sfasamento temporale, considerando come tali investimenti siano strategici anche per queste aziende. Al netto dei risultati già registrati nel primo quarter, ci attendiamo un po’ di incertezza nei prossimi due trimestri mentre assisteremo a una fortissima crescita negli ultimi tre mesi dell’esercizio e soprattutto dal 2021”, conclude l’amministratore delegato.