Nella scorsa settimana l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -3,5 per cento, al di sopra tuttavia del corrispondente europeo (-3,9%) e del Ftse Mib (-6,4%).
A pesare, i timori per una recessione prolungata e una seconda ondata di contagi da Covid-19.
Occhi puntati tra l’altro sulla Fed, che ha fornito un outlook molto prudente sull’economia Usa stimando un Pil in calo del 6,5% e un tasso di disoccupazione al 9,3% nel 2020 e prevedendo una ripresa meno rapida di quanto sperato dagli investitori.
Big in rosso a partire da Italgas (-1,9%) il cui Cda ha esaminato l’andamento previsto della gestione nel 2020 e gli impatti attesi sull’attività dall’emergenza Covid-19. La guidance 2020 indica tra i target ricavi superiori a 1,3 miliardi e capex superiori a 700 milioni.
Il Cda di Enel (-3,1%) ha deliberato emissione prestiti obbligazionari ibridi fino a 1,5 miliardi e ha nominato i Comitati endoconsiliari, confermando le competenze attribuite agli stessi nel precedente mandato.
Inoltre il colosso elettrico italiano è partner del programma “P-Tech Esperti Digitali” di IBM.
Terna (-3,6%) ha rinnovato il proprio programma di emissioni obbligazionarie denominato “Euro Medium Term Note Programme” (EMTN) da 8 miliardi.
Snam (-4,1%) ha pubblicato il nuovo Transition Bond Framework, che determina le linee guida per l’emissione di prestiti obbligazionari volti a finanziare investimenti sostenibili.
Inoltre, attraverso la controllata Cubogas, ha assicurato la fornitura di compressori per la realizzazione del primo distributore pubblico di gas naturale per bus e auto della Bosnia Erzegovina, nell’area metropolitana di Sarajevo.
Ha anche concluso con successo l’emissione del suo primo Transition Bond da 500 milioni, i cui proventi verranno utilizzati per finanziare progetti nella transizione energetica, i cosiddetti Eligible Projects.
Vendite anche sulle mid mentre tra le small ha fatto meglio Alerion (+8,4%).