Banche (+3,6%) – Sprint di Ubi (+7,4%) nella settimana, in spolvero anche le altre Big Cap

Il Ftse Italia Banche chiude l’ottava con uno scatto del 3,6% e “battendo” nettamente l’omologo europeo (+0,4%), sostenendo anche il Ftse Mib (+3,9%).

Sul versante internazionale le preoccupazioni restano legate al diffondersi del coronavirus nel Mondo (anche se ci sono segnali di rallentamento), a cui governi (con alcune divergenze) e banche centrali stanno ponendo in essere varie manovre per farvi fronte, con il focus che resta sulla velocità di recupero dell’economia, anche alla luce di una potenziale seconda ondata di contagi.

Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi (anche se sembra manifestarsi una riduzione), per i riflessi negativi sull’economia che porteranno secondo stime a un forte crollo del Pil nel 2020 (oltre l’8%), nonostante il Governo stia tentando di arginare la situazione.

In questo contesto, con lo spread Btp-Bund che è sceso in area 180 pb, il comparto bancario ha messo a segno un deciso rimbalzo.

Sul Ftse Mib bene Bper (+3,6%), che ha ceduto 1,2 miliardi di Npl e ha ridefinito l’accordo con Intesa Sanpaolo (+3,9%) per l’acquisto di alcuni sportelli nell’ambito dell’Ops lanciata da quest’ultima su Ubi (+7,4%), che ha ricevuto anche il via libera dell’IVASS e che a breve dovrebbe ricevere anche quello della Consob. In luce UniCredit (+3,9%), che lavora al de-risking. Sugli scudi Banco Bpm (+4,6%), tornata al centro dei rumor di M&A.

Sul Mid Cap denaro su Mps (+4,8%), in attesa di aggiornamenti sulla possibile operazione di de-risking e su cui Dbrs ha confermato i rating. Ben intonata Popolare Sondrio (+4,6%), che ha completato la cessione di 1 miliardo di Npl.

Tra le Small Cap focus su Carige, per cui sembra allontanarsi il ritorno in Borsa al momento.