“Il consiglio si è mosso per tempo, monitorando la situazione. Poi dopo la lettera IVASS non abbiamo fatto altro che migliorare la richiesta permettendo di destinare una parte dell’aumento di capitale a investitori istituzionali. Entro il 25 luglio dovremo presentare alla Vigilanza il progetto, poi si partirà. L’IVASS vuole l’aumento entro l’autunno”.
Lo ha dichiarato in un’intervista al Corriere Economia Paolo Bedoni, presidente di Cattolica Assicurazioni, in vista dell’assemblea del 26/27 giugno che dovrà votare sull’aumento di capitale da 500 milioni richiesto dall’IVASS, oltre che sulla riforma della governance.
In merito al suddetto aumento, Bedoni ha spiegato che non sono ancora state individuate le banche che dovranno curare l’operazione, aggiungendo che “tutti vogliono assisterci. Perche’ Cattolica e’ sana e solida nei suoi fondamentali” e sottolineando che “non abbiamo mai perso di vista gli interessi dei soci e partiamo da lì per difenderli”.
Se guardo i prezzi di Borsa, è normale che quando vengono annunciate operazioni come questa ci sia una grande preoccupazione e calino ma poi le cose si tranquillizzano”, ha poi osservato il presidente della compagnia veronese.
In merito alle intenzioni di Warren Buffett, che tramite Berkshire Hathaway detiene il 9,047% del capitale di Cattolica, Bedoni ha affermato: “Non so cosa farà, ma mi auguro che resti”.
Infine, in merito al recente arrotondamento della quota nel capitale di Ubi dallo 0,5% all’1%, Bedoni ha sottolineato che “per entrare nel patto Car serviva l’1%: noi siamo l’unico soggetto che ha un rapporto industriale con Ubi per cui crediamo fosse importante partecipare”.
Intorno alle 11:10 a Piazza Affari il titolo segna un rialzo dell’1,8% a 3,80 euro, mentre l’indice di settore guadagna lo 0,1 per cento.