Mercati – Europa in rosso, a Milano (-1,5%) sale Atlantia

Dopo una partenza incerta le borse europee hanno imboccato la via dei ribassi, appesantite dai timori per l’accelerazione della pandemia di coronavirus in alcune regioni.

A Piazza Affari il Ftse Mib arretra dell’1,5% in area 19.540 punti, limitando i danni rispetto al il Dax di Francoforte (-2,4%), il Ftse 100 di Londra (-2,5%), il Cac 40 di Parigi (-2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-2%).

In calo fino a un punto percentuale anche i futures su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, dopo la chiusura positiva di ieri.

Gli operatori osservano con preoccupazione la risalita dei contagi a Tokyo, in Germania e nel Sud America, ma anche in Florida, in Arizona e in Texas, dove il governatore ha invitato i cittadini a rimanere in casa.

Il virologo Anthony Fauci ha definito l’aumento dei casi come “inquietante” mentre l’amministrazione Trump pensa ad un nuovo round di stimoli fiscali da approvare a luglio.

Nemmeno il miglioramento dell’indice tedesco Ifo ha risollevato gli animi. L’indicatore che misura la fiducia delle aziende si è attestato a 86,2 punti, in aumento rispetto al mese precedente (79,5 punti) e oltre le attese degli analisti (85 punti), così come quello relativo alle aspettative di business (91,4 punti), al di sopra del dato di maggio (80,1 punti) e del consensus (87 punti).

Il tutto in attesa dell’aggiornamento dell’outlook sull’economia globale per il 2020 da parte del Fondo Monetario Internazionale.

Movimenti contenuti sul Forex, con l’euro/dollaro in lieve discesa a 1,128 e il dollaro/yen stabile a 106,6.

Tra le materie prime perdono terreno le quotazioni del greggio con il Brent (-1,6%) a 41,9 dollari e il Wti (-1,8%) a 39,6 dollari, in attesa dei dati settimanali dell’Energy Information Administration sulle scorte statunitensi, in uscita oggi pomeriggio.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia di 4 bp a 170 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,268.

Tornando a Piazza Affari, viaggia in controtendenza Atlantia (+2,8%), sostenuta dalle ipotesi di un accordo vicino con il governo sulla concessione di Autostrade per l’Italia, mentre si allontana lo spettro della revoca. In rosso invece tutte le altre big, con vendite in particolare su Leonardo (-3,8%), Exor (-3,1%) e Tenaris (-3,1%).