Servizi Finanziari (-4,9%) – In coda Exor (-6,2%) e doValue (-6,8%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un rosso del 4,9% e sotto-peformando l’omologo europeo (-3,7%), risentendo della frenata del comparto bancario (-3,5%) e facendo peggio del Ftse Mib (-3,4%).

Sul versante internazionale le preoccupazioni restano legate al diffondersi del coronavirus nel Mondo (anche se ci sono segnali di rallentamento), a cui governi (con alcune divergenze) e banche centrali stanno ponendo in essere varie manovre per farvi fronte, con il focus che resta sulla velocità di recupero dell’economia, anche alla luce di una potenziale seconda ondata di contagi.

Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi (anche se sembra manifestarsi una riduzione), per i riflessi negativi sull’economia che porteranno secondo stime a un forte crollo del Pil nel 2020 (oltre l’8% e anche il 10%), nonostante il Governo stia tentando di arginare la situazione.

Il rallentamento del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management.

Sul listino principale ritraccia Nexi (-2,5%), tornata nei giorni scorsi al centro dei rumor su una potenziale aggregazione con Sia. Male Exor (-6,2%), che ha riaperto i termini di un bond e che prosegue l’Opa su Gedi.

Tra le Mid Cap vendite su Banca Ifis (-2,5%), Cerved (-3%) e, soprattutto, doValue (-6,8%). In rosso Banca Farmafactoring (-2,3%), che ha approvato l’incorporazione di Depobank.

Tra le Small Cap stop per Banca Intermobiliare (-1,2%), alle prese con l’implementazione del piano strategico, e Banca Sistema (-3,6%), che ha ricevuto l’ok di Bankitalia all’acquisto del credito su pegno da Intesa Sanpaolo.