Il Ftse Italia Banche chiude con un calo dello 0,8% e in linea all’omologo europeo (-1%), frenando anche il Ftse Mib (-0,2%).
Sul versante internazionale le preoccupazioni restano legate al diffondersi del coronavirus nel Mondo (anche se ci sono segnali di rallentamento), a cui governi (con alcune divergenze) e banche centrali stanno ponendo in essere varie manovre per farvi fronte, con il focus che resta sulla velocità di recupero dell’economia, anche alla luce di una potenziale seconda ondata di contagi.
Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi (anche se sembra manifestarsi una riduzione), per i riflessi negativi sull’economia che porteranno secondo stime a un forte crollo del Pil nel 2020 (oltre l’8% e anche il 10%), nonostante il Governo stia tentando di arginare la situazione.
In questo contesto, nonostante lo spread sceso sotto i 170 pb, sul comparto bancario sono prevalse ancora le vendite.
Sul Ftse Mib contiene il calo Intesa Sanpaolo (-0,8%), che ha ceduto il ramo di merchant acquiring a Nexi e in attesa dell’avvio la prossima settimana dell’Ops su Ubi (-0,5%), di cui si attende la valutazione del cda di quest’ultima.
Sul Mid Cap ritraccia ancora Mps (-2,6%), dopo il via libera del cda alla scissione di 8,1 miliardi di crediti deteriorati che potrebbe favorire una potenziale aggregazione. Mette il turbo Popolare Sondrio (+7,4%), concentrata sul de-risking.
Tra le Small Cap focus su Carige, per cui sembra allontanarsi il ritorno in Borsa al momento e che intende andare avanti con il raggruppamento delle azioni.