Servizi Finanziari (+3,3%) – In spolvero Fineco (+4,1%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con uno scatto del 3,3% e facendo meglio dell’analogo europeo (+2,4%), beneficiando della seduta frizzante del comparto bancario (+4,4%) e uniformandosi al Ftse Mib (+2,9%).

Sul versante internazionale le preoccupazioni restano legate al diffondersi del coronavirus nel Mondo (anche se ci sono segnali di rallentamento), a cui governi (con alcune divergenze) e banche centrali stanno ponendo in essere varie manovre per farvi fronte, con il focus che resta sulla velocità di recupero dell’economia, anche alla luce di una potenziale seconda ondata di contagi e in attesa di un possibile vaccino.

Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi (anche se sembra manifestarsi una riduzione), per i riflessi negativi sull’economia che porteranno secondo stime a un forte crollo del Pil nel 2020 (oltre l’8% e anche il 10%), nonostante il Governo stia tentando di arginare la situazione.

L’ottima giornata del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, incluse Fineco (+4,1%), Azimut (+2,6%) e Banca Generali (+2,6%) sul Ftse Mib.

Sul listino principale ok Nexi (+1%), tornata nei giorni scorsi al centro dei rumor su una potenziale aggregazione con Sia e che ha perfezionato l’accordo con Intesa Sanpaolo per l’acquisto del merchant acquiring. Recupera Exor (+3,2%), che ha terminato l’Opa su Gedi.

Tra le Mid Cap in luce Banca Ifis (+2,4%), che ha confermato l’obiettivo di acquistare 3 miliardi di Npl nel 2020 e rilevato 355 milioni di sofferenze da UniCredit. Sottotono Cerved (-0,1%) e denaro su doValue (+4,7%), che ha siglato un accordo per gestire 2,6 miliardi di Npl in Grecia. In evidenza illimity (+2,6%).

Tra le Small Cap denaro su Banca Intermobiliare (+1%), alle prese con l’implementazione del piano strategico. Bene Banca Sistema (+4%), che ha visto il rinnovo di un patto parasociale.