Il Ftse Italia Banche avvia l’ottava con un guadagno del 3,1% e al di sotto dell’omologo europeo (+4%), sostenendo anche il Ftse Mib (+1,5%).
Sul versante internazionale le preoccupazioni restano legate al diffondersi del coronavirus nel Mondo (anche se ci sono segnali di rallentamento), a cui governi (con alcune divergenze) e banche centrali stanno ponendo in essere varie manovre per farvi fronte, con il focus che resta sulla velocità di recupero dell’economia, anche alla luce di una potenziale seconda ondata di contagi e in attesa di un possibile vaccino.
Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi (anche se si sta manifestando una riduzione), per i riflessi negativi sull’economia che porteranno secondo stime a un forte crollo del Pil nel 2020 (oltre l’8% e anche il 10%), nonostante il Governo stia tentando di arginare la situazione.
In questo contesto, con lo spread rimasto in area 165-170 pb, il comparto bancario ha portato a casa un’ottima seduta, grazie anche all’intenzione della BCE di sostenere il consolidamento nel settore.
Sul Ftse Mib sugli scudi Banco Bpm (+4,2%), al centro di rumor di potenziali M&A, Intesa Sanpaolo (+2,6%), che ieri ha avviato l’Ops su Ubi (+4,2%), fornendo anche una precisazione sull’operazione. Riguardo a Ubi, accelererà il processo di M&A se dovesse restare indipendente.
Sul Mid Cap ok Mps (+0,9%), con il cda che nei giorni scorsi ha dato l’ok alla scissione di 8,1 miliardi di crediti deteriorati, che potrebbe favorire una potenziale aggregazione. Bene Bper (+3%), che ha semplificato la struttura societaria.
Tra le Small Cap focus su Carige, per cui sembra allontanarsi il ritorno in Borsa al momento.