Nel primo semestre del 2020 il Commercial Real Estate in Italia ha visto gli investimenti scendere a quota 3,9 miliardi (-25%), di cui 2 miliardi nel secondo trimestre.
E’ quanto illustra CBRE che definisce il calo “lieve”, considerando che gli effetti del Covid-19 non sono ancora stati pienamente manifestati e che sarà necessario aspettare i prossimi mesi per avere un quadro delineato della situazione, nonostante allo stato attuale i dati abbiano mostrato numeri migliori rispetto alle attese stimate a inizio lockdown.
Sempre nei primi sei mesi dell’anno, il settore degli uffici ha registrato investimenti per 1,8 miliardi, in lieve aumento su base annua, sostenuto dalle numerose operazioni intavolate prima dello scoppio della pandemia. Milano si conferma ancora la città di riferimento, con il 72% del totale degli investimenti per 1,3 miliardi.
Il Retail ha ricevuto flussi per 920 milioni legati ai deal di portafoglio del primo semestre. Le aspettative restano positive per i prossimi mesi, sostenute dalle prospettive di ristrutturazione dei processi dei player della GDO.
I primi sei mesi del 2020 si sono confermati positivi anche per il settore hotels con 450 milioni di investimenti, riferiti prevalentemente ad operazioni effettuate ante covid-19. Il settore, nettamente colpito dall’emergenza sanitaria in corso, continua a raccogliere un’interesse ancora elevato e la stagione estiva consentirà di comprendere meglio la risposta del comparto all’attuale situazione.
Bene anche il residenziale che ha registrato i primi grandi investimenti istituzionali per 270 milioni, asset class percepita come un ambito di investimento sicuro in grado di mediare l’incertezza scatenata dal Covid-19.
Infine, la logistica ha confermato volumi coerenti con il 2019 registrando investimenti per 270 milioni.