Utility – Relazione Arera 2019: rifiuti, universo frammentato e forti differenze tariffarie

L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha pubblicato il Rapporto Annuale sullo sviluppo in Italia dei settori dell’elettricità, del gas, dell’acqua e dei rifiuti durante il 2019.

Rifiuti

L’analisi effettuata da ARERA mostra un universo frammentato dei rifiuti – con oltre 6.500 operatori e 1.334 enti territorialmente competenti – per il quale il Metodo Tariffario introdotto dalla stessa Authority sta cercando di introdurre rapidamente trasparenza e costi standard, vista la disomogeneità di trattamento ancora presente nel Paese.

Arera ha evidenziato l’eterogeneità delle tariffe applicate, anche in relazione all’applicazione di specifiche componenti addizionali (quali contributi ambientali, extraregionali o locali) che non rendono direttamente confrontabili i prezzi di conferimento applicati dai diversi impianti.

Una dinamica che si riscontra sia per gli impianti di incenerimento, sia per gli impianti di smaltimento (discariche) che per quelli di trattamento meccanico-biologico.

Per il conferimento negli impianti di incenerimento, si passa da un minimo di 66 €/tonnellata a un massimo di 193 €/tonnellata (prezzo medio di 100 €/ton); per il conferimento nelle discariche si parte da un valore minimo di 9 €/tonnellata a zone in cui raggiunge i 187 €/tonnellata (prezzo medio intorno a 85 €/ton).

Significativa variabilità anche nelle tariffe di accesso agli impianti di trattamento meccanico-biologico, che variano da un valore minimo di 27 €/tonnellata a un massimo di 169 €/tonnellata (prezzo medio intorno a 126 €/ton).

Infine, l’Authority conferma il trend di crescita del teleriscaldamento e del teleraffrescamento, in termini di volumetria allacciata ed estensione delle reti.

La diffusione del servizio rimane concentrata nel Nord e Centro Italia: Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna e Veneto rappresentano, da sole, oltre il 95% dell’energia termica erogata.

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