BB Biotech ha archiviato il secondo trimestre 2020 con un utile netto pari a CHF 1,18 miliardi, a fronte di una perdita netta di CHF 336 milioni dello stesso periodo del 2019.
Nello stesso periodo il prezzo dell’azione ha registrato un progresso del 32,1% in CHF e del 32,9% in euro, mentre il valore intrinseco (NAV) è cresciuto del 51,2% in USD, del 48,2% in CHF e del 47,7% in euro.
“Risultati di cui siamo molto soddisfatti anche perché il primo trimestre è stato molto difficile per il nostro portafoglio, focalizzato sulle small/mid caps”, esordisce così Maria-Grazia Alderuccio, Investor Relator di BB Biotech, in un’intervista rilasciata a Market Insight.
“Il primo trimestre”, spiega, “ha visto le large caps (Biotech) come un ‘porto sicuro’ e società come Regeneron e Gilead hanno performato molto bene. L’NBI ha messo a segno un progresso del 26.9% in USD – all’interno del segmento delle biotecnologie le società a grande capitalizzazione hanno conseguito nuovamente una performance significativa, ma i progressi maggiori sono stati conseguiti da mid cap e da singole small cap. Dopo una fase prolungata di uscita di capitali dal settore delle biotecnologie, afflussi significativi hanno alimentato il rimbalzo nell’arco di tutto il secondo trimestre incluse numerose OPA, offerte secondarie e emissioni di strumenti di debito”.
“Il prezzo della nostra azione ha registrato nel secondo trimestre un progresso del 32.9% in EUR mentre il NAV è cresciuto del 47.7% in EUR”.
“Degno di nota”, evidenzia l’Investor Relator, il fatto che “nonostante la crisi causata dalla pandemia, nel secondo trimestre il team di gestione ha continuato a portare avanti la strategia d’investimento di lunga data di BB Biotech AG, concentrandosi in particolare su farmaci innovativi per patologie gravi e/o croniche, aggiungendo al portafoglio una società small cap, Generation Bio”.
“Il tutto in un contesto nel quale”, afferma Alderuccio, “di certo gli interventi sul piano monetario, fiscale ed economico in tutto il mondo hanno prodotto un rimbalzo dei mercato azionari rispetto ai minimi toccati nel primo trimestre”.
“Inoltre per quanto riguarda la situazione contingente di questi mesi”, evidenzia l’Investor Relator, “se si riuscisse a eliminare la pandemia COVID-19 in modo permanente, diventerà ampiamente visibile che l’innovazione medica nel suo complesso ha una grande rilevanza sociale, economica e politica”.
E prosegue “A lungo termine, sia il settore sanitario che quello biotecnologico ne beneficeranno. La maggior parte delle aziende che lavorano per combattere il virus COVID-19, sia nello sviluppo di vaccini, che nelle cure acute o nella diagnostica, hanno annunciato che la loro priorità assoluta è l’accesso ai loro prodotti per risolvere questa pandemia, non la massimizzazione del profitto. Molte aziende vogliono contribuire attivamente alla soluzione e per l’industria biotecnologica questa è un’opportunità unica per mettersi in una luce positiva”.
“Negli ultimi anni la reputazione del settore ha infatti sofferto in parte sotto l’occhio dell’opinione pubblica perché questioni come gli alti prezzi dei farmaci sono state oggetto di un intenso dibattito”.
Guardando ai prossimi mesi, riporta Alderuccio, “a seguito della forte pressione prodotta dai lockdown sull’economia globale e sulla società, i governi hanno iniziato a negoziare accordi per acquisti in grandi quantità di farmaci e vaccini anti COVID -19, e noi monitoriamo questi sviluppi con grande attenzione”.
“Inoltre per quanto riguarda il nostro portafoglio, nel corso dei prossimi mesi, sono attesi studi di particolare rilevanza sia per i singoli asset presenti nelle pipeline sia per le tecnologie di piattaforma, nonché varie decisioni di revisione sul piano normativo per farmaci che dovrebbero arrivare sul mercato”.
“Riteniamo che l’attuale dinamismo del settore biotech”, evidenzia l’Investor Relator, “supporterà ulteriori OPA e aumenti di capitale, rafforzando il bilancio delle azione che portano avanti lo sviluppo di tecnologie e asset”.
“Anche se la pandemia da COVID-19 non si risolverà nei tempi rapidi inizialmente prospettati”, conclude Alderuccio, “vanno comunque evidenziati gli instancabili progressi compiuti nel campo delle biotecnologie – apportando soluzioni vantaggiose sotto il profilo medico ed economico”.