IMA ha rilasciato i risultati preliminari del primo semestre 2020, che hanno evidenziato ricavi in calo del 8,3% a 636,4 milioni rispetto al pari periodo del 2019, e un Ebitda ante oneri non ricorrenti in contrazione del 15,4% a 78,1 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2020 sale a 667,1 milioni, rispetto ai 637,1 milioni del 31 dicembre 2020.
Il portafoglio ordini si attesa a 914,6 milioni (985,5 milioni al 30 giugno 2019).
Si ricorda che i risultati definitivi saranno approvati dal CdA il prossimo 5 agosto.
La società ha poi confermato le stime per l’esercizio 2020 rilasciate nell’attuale business plan lo scorso 12 maggio e le relative assunzioni, oltre alle attese business plan 2021-22 dopo un’analisi dell’attuale consensus per quegli anni.
Per il 2020 la società si attende una riduzione dell’Ebitda non superiore al 10%.
Per il 2021, i ricavi dovrebbero attestarsi tra 1.570 e 1.758 milioni, mentre l’Ebitda tra il 254 e 312 milioni. Nel 2022 sono invece attesi ricavi tra 1.659 e 1.818 milioni e un Ebitda compreso tra 293 e 348 milioni.