“Nel secondo semestre, la prevedibile evoluzione della gestione sarà influenzata dalle operazioni di carattere straordinario che ISP porrà in essere a seguito dell’esito positivo dell’Opas”.
Lo si legge in una nota emessa da Ubi, la quale aggiunge che “al momento il cda non ha evidenza di dettaglio delle suddette operazioni (ad es. cessione del ramo sportelli a Bper), della relativa tempistica e dei conseguenti impatti economico-patrimoniali”.
“Per la seconda parte dell’anno, in assenza delle citate operazioni straordinarie e di una nuova emergenza Covid-19”, prosegue la nota, “si prevede la buona tenuta dei ricavi “core” (margine di interesse e commissioni nette) e il proseguire dell’attento controllo dei costi.
La dinamica del costo del credito sarà influenzata dal completamento della cessione massiva di sofferenze SME, peraltro già in gran parte spesata nel 2019, e dallo scadere, se non prorogate, delle moratorie concesse per aiutare la tenuta di famiglie e imprese, i cui possibili impatti verranno parzialmente mitigati dall’utilizzo in corso degli strumenti di sostegno offerti dai recenti provvedimenti legislativi.
Complessivamente si prevede un utile netto positivo in grado di supportare dividendi in linea con le previsioni del piano industriale 2022 aggiornato”.