Il Ftse Italia Banche chiude con uno scatto del 3,9% e in linea all’omologo europeo (+4%), sostenendo anche il Ftse Mib (+2,8%).
Sul versante internazionale le preoccupazioni restano legate al diffondersi del coronavirus nel Mondo, a cui governi (con alcune divergenze) e banche centrali stanno ponendo in essere varie manovre per farvi fronte, con il focus che resta sulla velocità di recupero dell’economia, anche alla luce di una potenziale seconda ondata di contagi e in attesa di un possibile vaccino.
Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi (anche se si sta manifestando una stabilizzazione) per i riflessi negativi sull’economia, che porteranno secondo stime a un forte crollo del Pil nel 2020 (oltre l’8% e anche il 10%), nonostante il Governo stia tentando di arginare la situazione.
In questo contesto, con lo spread sceso sotto i 150 pb, il settore ha portato a casa un’ottima seduta, sostenuto anche dalle attese di consolidamento del settore.
Su Ftse Mib mette il turbo Banco Bpm (+6,9%), il cui Ad Giuseppe Castagna ha aperto spiragli per aggregazioni. In gran spolvero Bper (+5,2%), che ha ricevuto il via libera dall’Antitrust per l’acquisizione degli sportelli da Intesa Sanpaolo.
Ok Mediobanca (+5,9%), con la BCE che a breve potrebbe dare il via libera a Leonardo Del Vecchio per salire oltre il 10% del capitale.
Sul Mid Cap recupera ancora Mps (+2,2%), in attesa di novità sulla scissione di 8,1 miliardi di crediti deteriorati.
Tra le Small Cap focus su Carige, per cui si allontana il ritorno in Borsa al momento.