L’obbligo per la trasformazione in spa per gli istituti popolari che non si sono ancora adeguati alla riforma potrebbe essere posticipato dal 2020 al 2021.
Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, il tutto sarebbe la conseguenza di un emendamento al Decreto Semplificazioni che ha ricevuto il via libera dalle Commissioni Affari Costituzionali e Lavori Pubblici del Senato, che modifica la legge voluta dal Governo Renzi nel 2015 prorogando il termine per la trasformazione in Spa dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2021.
L’idea della suddetta proroga sarebbe nata dopo la sentenza emessa lo scorso 16 luglio dalla Corte di Giustizia Europea, che ha giudicato la riforma che prevede la trasformazione in Spa per le banche popolari con oltre 8 miliardi di attivi conforme alle norme europee. Ora la questione è tornata in mano al Consiglio di Stato, che aveva rimandato alla Corte UE la decisione sulla legittimità della riforma.
Banca Popolare di Sondrio è l’unico istituto popolare di una certa dimensione che non si è ancora adeguato alla riforma.
Intorno alle 09:40 a Piazza Affari il titolo cede il 2,2% a 1,96 euro, mentre l’indice di settore arretra dello 0,2 per cento.